L’INGRESSO IN CITTÀ
Varese, largo Flaiano: presto la nuova viabilità
Dipinta di giallo la segnaletica. Verrà risolto il problema del sobbalzo in via Tamagno. Via i semafori

L’apertura di Largo Flaiano? Un “giallo”. No, stavolta se ne può essere certi: non giallo nel senso del colore del mistero, giallo perché di tale tinta è la segnaletica provvisoria che da ieri pomeriggio, giovedì 8 febbraio, gli operai stanno dipingendo nel gigantesco cantiere che dovrebbe risolvere una volta per tutte l’annoso e fastidiosissimo problema delle code in entrata a Varese dalla A8.
Un bel giallo dunque, di quell’intensità che tutti gli automobilisti si sono augurati di vedere presto fin dall’apertura del cantiere. E adesso, finalmente, ci siamo: i giorni che mancano all’apertura si dovrebbero contare con le dita, anche se per sapere quante usarne bisognerà aspettare ancora qualche ora, come conferma l’assessore comunale alla Mobilità e alle Infrastrutture, Andrea Civati. La scorsa settimana il collaudo del ponte (aggiunto) in largo Flaiano.
MANCA SOLO LA DATA
«Non posso dire quando apriremo il nuovo Largo Flaiano per il semplice motivo che non lo so - spiega con molta semplicità - Prima bisogna aspettare che l’azienda che sta lavorando lì comunichi di avere finito il suo intervento. In quel momento - ma a scanso di equivoci voglio precisare che è una questione di pochi giorni - sarà premura dell’amministrazione informare i cittadini sulla data di apertura e soprattutto aprire». Parole chiare, sottolineate, come detto, dall’inizio della stesura della segnaletica provvisoria: che bello, quel giallo...
VIA GRADISCA GRADISCE
Restano dunque da rifinire i particolari, stando attenti che il diavolo non ci metta lo zampino. Come ha fatto l’altra mattina - mercoledì - all’imbocco di via Gradisca. Lì gli operai avevano giustamente collocato la segnaletica verticale con il nuovo senso di marcia, una volta che sarà aperto Largo Flaiano, e altrettanto correttamente lo avevano coperto con del nastro.
Ma, per l’appunto, il diavolo ci ha messo lo zampino e il nastro si è staccato, creando una situazione potenzialmente pericolosa. Dopo poche ore, poco eleganti ma decisamente ottimi (per l’uso da farne) sacchi neri hanno incappucciato la segnaletica non ancora “valida”.
VIA TAMAGNO SOBBALZA
C’è poi da sistemare l’Everest dei dossi, collocato in via Tamagno, vero attentato ai fondi delle auto, soprattutto se basse. Per fare passare quelle sportive di lì bisogna caricarle sul carro attrezzi, e anche quelle corte hanno i loro bei problemi.
La risposta dell’assessore Civati, però, fa ben sperare: «Con l’asfaltatura finale - spiega - viale Borri sarà più “alto” di dieci centimetri, il che vuol dire che il dosso finale sarà di dieci centimetri in meno. Sistemeremo anche gli scivoli di via Lazio, ma bisogna seguire il corretto ordine dei lavori».
MA POCO LONTANO...
Poco lontano c’è una situazione a rischio: solo tre-quattro metri sterrati e qualche palo in ferro - che certo non garantisce abbastanza sicurezza - separano chi svolta da viale Borri in via Gasparotto da un tuffo sui binari che potrebbe avere conseguenze tragiche.
«Lì siamo fuori dall’area del cantiere - conclude Civati - e il caso è diverso perché si tratta di una proprietà in parte privata. Ed è proprio la proprietà che, fatta la demolizione, deve garantire la sicurezza come da noi richiesto al momento di concedere il nulla osta ai lavori». Sarà meglio insistere...
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