IL CASO
Libri a mollo, la «Zanichelli» chiede i danni
Dopo gli allagamenti del 2018 al magazzino di via Astico richiesta di rimborso al Comune

Tra l’estate e l’autunno del 2018, bombe d’acqua e temporali portarono un fiume di acqua e fango dalla montagna sulle strade di Avigno e Velate. Acqua e fango che invasero anche i piani interrati di alcuni palazzi, come il condominio «La Torre», al civico 11 di via Astico. A farne le spese, in particolare, fu il magazzino-ufficio della Zanichelli Editore, che dovette buttare migliaia di libri, oltre a scaffali e altri arredi.
Danni per decine di migliaia di euro per i quali adesso la casa editrice bolognese chiede un risarcimento al Comune, ritenuto responsabile non solo per il dissesto idrogeologico del Parco Campo dei Fiori ma anche per la portata della rete fognaria e per i lavori eseguiti sulla strada (dal dosso al marciapiede), che avrebbero costituito degli sbarramenti per la valanga di acqua proveniente dall’alto.
In realtà, un contenzioso legale ancora non c’è. Ma la Zanichelli s’è rivolta all’Istituto di Conciliazione e Alta Formazione per trovare un accordo con Palazzo Estense, in modo da evitare di arrivare a scontrarsi davanti al giudice. Un primo faccia a faccia tra le parti davanti all’organismo di mediazione si è già svolto, una decina di giorni fa, ma l’intesa non è ancora stata raggiunta. Anche perché si è trattato di un incontro, per così dire, preliminare. E così i legali dell’avvocatura comunale e quello della casa editrice Luca Palmisano, si rivedranno a marzo per cercare un punto di incontro, una soluzione condivisa. Se non sarà possibile, i prossimi round si giocheranno nell’ufficio di un giudice di piazza Cacciatori delle Alpi.
Tre le date citate nell’istanza di mediazione avanzata dalla società editrice che al piano interrato del condominio di via Astico ha dei locali non aperti al pubblico, ma che comunque rappresentano un punto di riferimento per scuole e insegnanti: 4 luglio, 31 agosto e 29 ottobre 2018. Tre giornate caratterizzate da violenti temporali che hanno avuto come conseguenza l’allagamento delle parti del condominio al di sotto della quota stradale, e in particolare di uffici e magazzino della Zanichelli: mobili e porte furono danneggiati, e i volumi lì custoditi furono sostanzialmente distrutti. Stando alla relazione del tecnico del condominio (i residenti, che in un primo momento avevano manifestato l’intenzione di aprire un contenzioso, hanno poi rinunciato), le cause di quel disastro vanno cercate nella «forte intensità degli eventi meteorici», nel «dissesto idrogeologico del Parco Campo dei Fiori a seguito dell’incendio del 2017 e alla conseguente presenza di elementi morti e bruciati sulle pendici», nei «recenti lavori di sistemazione della via Astico (nel tratto in direzione della rotonda a fianco del parco)» e «nell’insufficiente portata della rete fognaria comunale». Tesi che i tecnici comunali invece respingono, ritenendo - come si legge nell’atto che dà mandato ai legali di Palazzo Estense di andare a trattare - che, «al contrario, non possa ravvisarsi alcuna responsabilità dell’ente, né in relazione all’esecuzione di nuovi manufatti stradali (marciapiede e dosso), né con riguardo alla pretesa insufficienza della rete fognaria, posto che l’acqua e i detriti sono stati scaricati dalla via Astico prima ancora di incontrare detti manufatti stradali (che, in ogni caso, avrebbero comunque superato)». Pur ribadendo «la totale estraneità del Comune», l’atto ribadisce la volontà del municipio di essere un «interlocutore attento e disponibile» per i cittadini e quindi l’intenzione di partecipare alla procedura di mediazione, «anche in considerazione dell’ovvia esigenza di evitare, laddove possibile, l’instaurarsi di un contenzioso».
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