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Luca Graci chiude bottega
A fine anno cessa il parrucchiere dei vip. Tra i clienti fedelissimi, campioni dello sport, imprenditori e il premio nobel Dario Fo

Non ci sono più i barbieri di una volta, quelli che tagliavano i capelli con l’affabilità di un intrattenitore. Gente semplice, educata, che sapeva diventare un amico, un confidente.
Quelli, per intenderci, di barba, capelli e amabili chiacchierate. Uno di loro, Luca Graci, titolare del negozio di via Bernascone nel capoluogo, abbasserà per sempre la saracinesca del suo negozio di parrucchiere alla fine dell’anno, mercoledì 30 dicembre.
«Dopo 52 anni smetto di lavorare, non avrò più la bottega, non avrò più il piacere di accogliere le persone che vengono a tagliarsi i capelli, entrando in negozio con il sorriso. Certo, mi spiacerà. Ma bisogna saper finire. Ricordo quando, giunto dalla Sicilia, il 23 settembre 1968, avevo 18 anni, dopo sei giorni trovai lavoro in Varese-centro, da Iles Pinton, forse uno dei migliori parrucchieri da uomo in Italia. Le sue capacità straordinarie mi sono rimaste dentro».
Un’inevitabile spruzzata di nostalgia per un momento così importante e nel quale riaffiorano i ricordi: «Venivano a tagliarsi i capelli i Borghi e di conseguenza quasi tutti i giocatori della grande Ignis e fra di loro Meneghin, Raga, Morse, Flaborea, Zanatta, Rusconi, McKenzie, Bisson. Sono stato fortunato nel trascorrere due anni in quella scuola di formazione: imparai a respirare l’aria di Varese».
Dopo qualche tempo Graci, a 26 anni, si mise in proprio. «Durante la mia attività ho avuto la fortuna di avere come clienti personaggi illustri. Ricordo Roberto Bettega. Era il 1970. Quell’anno giocò nel Varese, era in prestito dalla Juve. Era mio cliente ed essendo entrambi due ragazzi di 20 anni, fu presto confidenza».
«Nel 1973 trascorsi una giornata indimenticabile - racconta -. Mentre gli tagliavo i capelli, attraverso una radiolina, stavo ascoltando una tappa del giro d’Italia. La voce del radiocronista disse che Dancelli aveva bucato e l’ammiraglia si apprestava a cambiare la ruota. Colui a cui tagliavo i capelli disse “ai miei tempi la gomma la portavamo al collo.” Lo guardai con curiosità e gli chiesi se avesse corso anche lui. Rispose di sì. Gli chiesi come si chiamasse. La sua risposta fu: Alfredo Binda. Fu grande emozione. Divenne mio cliente per diversi anni».
Vita vissuta. clienti e amici personaggi come: Ermanno Bazzocchi, genio dell’Aermacchi, Giorgio Orsi, proprietario della Mazzucchelli, Gianfranco Castiglioni, condottiero della Cagiva, i gemelli Castiglioni, archeologi ed esploratori.
Ma la galleria dei “siamo famosi” è stra-ricca: «Ho avuto l’onore di fare l’acconciatura persino al premio Nobel Dario Fo. Diverse volte venne nel mio negozio mio cugino Gigi Rizzi, unico fidanzato italiano di Brigitte Bardot e ho avuto l’onore di incontrare a Varese l’uomo che mise piede sulla luna, nel 1969, l’astronauta Edwin Aldrin».
Un professionista con questa carriera alle spalle può calare il sipario con orgoglio. Anche a Travedona, c’è una storia di parrucchieri famosi.
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