LARGO FLAIANO
Maxi rotatoria: si può fare
Crescono i costi. Ora si attende il Decreto semplificazioni

Più costosa del previsto, ma non al punto da rimettere in discussione la decisione di Palazzo Estense. La nuova “rotatoria ellittica”, allungata tra largo Flaiano e viale Borri, all’ingresso della città per chi proviene dal raccordo dell’Autolaghi, resta nei progetti immediati dell’Amministrazione comunale.
Dopo avere dato via libera allo Studio di fattibilità tecnica ed economica dell’opera, sindaco, assessori e tecnici del municipio premono sull’acceleratore, nell’attesa del testo definitivo del Decreto semplificazioni, che il Consiglio dei ministri potrebbe approvare nei prossimi giorni. Il taglio alla burocrazia promesso da Palazzo Chigi per favorire la ripartenza dopo l’emergenza sanitaria, potrebbe infatti accorciare di molto i tempi di assegnazione degli incarichi, di progettazione, assegnazione dei lavori e avvio del cantiere.
Prima di allora, tuttavia, sarà necessario sottoscrivere accordi con Anas e Ferrovie dello Stato e, soprattutto, sciogliere il nodo del finanziamento di una infrastruttura che, al netto di possibili ribassi d’asta, richiederà un investimento complessivo di 2 milioni e 190mila euro (più altri 60mila di accantonamenti per eventuali accordi bonari).
L’obiettivo è intercettare in Parlamento risorse che potrebbero essere rese disponibili per gli enti locali attraverso manovre economiche di rilancio, magari agganciandosi ai capitoli sulla mobilità green. Una cifra «comunque ragionevole» è il commento di Palazzo Estense dopo l’esame del preventivo elaborato dai dirigenti del municipio con il supporto degli ingegneri della società Sintagma di Perugia, che avevano suggerito la soluzione viabilistica inseguita invano per decenni: realizzare un secondo ponte sulla linea ferroviaria all’inizio di viale Borri, un “impalcato” gemello di quello di largo Flaiano, costruito su travi di cemento armato precompresso dove appoggiare una rotatoria allungata, con un un raggio interno minimo di 13 metri, un calibro stradale di 8,5 metri a due corsie e un’aiuola centrale di 2440 metri quadrati. Uno spazio sufficiente per fare girare il traffico in ingresso e in uscita dalla città eliminando quasi tutti i semafori, tranne quello di via Sant’Imerio.
© Riproduzione Riservata