INCUBO A CAPOLAGO
Maxi truffa alla nonnina
Si spacciano per carabiniere e operaio: via con 10mila euro

Sul fatto che si sia trattato di un colpo da professionisti, non sembrano esserci dubbi. Del resto, il copione messo in scena non ha lasciato margini di improvvisazione: prima il finto addetto comunale, poi un misterioso intoppo che richiede l’intervento dei carabinieri, e l’arrivo di un complice che, con tanto di giacca nera con bande rosse, proprio a voler simulare la divisa dell’Arma, interpreta l’ultimo atto della commedia.
L’ennesima truffa a domicilio si è consumata la mattina di ieri, mercoledì 30 settembre, a Capolago, dove i malviventi sono riusciti a fuggire con un bottino che, in base ai primi riscontri, è di circa 10mila euro in contanti più numerosi gioielli.
In base alla prima ricostruzione, una ottantenne che in quel momento si trovava sola in casa ha ricevuto la visita di uno sconosciuto, che si è qualificato come un tecnico del Comune incaricato di verifiche sui consumi di acqua potabile.
Una volta conquistata la fiducia della vittima, lo sconosciuto ha affermato che c’erano alcuni problemi e che era necessario l’intervento dei carabinieri: a questo punto ha preso il cellulare e contattato un complice, arrivato nel giro di pochi minuti.
Il giovane, che indossava una giacca nera con sottili strisce rosse, si sarebbe qualificato come un militare dell’Arma e ha preannunciato non ben precisati accertamenti.
La donna, inevitabilmente travolta dal fiume di parole e dalla presenza dei due sconosciuti dai modi così sicuri, non avrebbe potuto far altro che assecondare le richieste.
Arraffato il bottino, ossia contanti per 10mila euro e una serie di monili, i due malviventi si sono dileguati in tutta fretta. Una volta resasi conto dell’accaduto, alla vittima non è rimasto altro da fare che chiedere aiuto ai carabinieri. E stavolta sono arrivati quelli veri.
Non è escluso che nella stessa mattinata siano stati compiuti anche altri colpi analoghi nelle vicinanze.
L’episodio si aggiunge alla lunga serie di colpi messi a segno da professionisti del raggiro.
L’unico consiglio sempre valido è uno: in caso di dubbi su chi si presenta alla porta chiedendo di entrare, anche se si qualifica come un poliziotto o un carabiniere, chiamare subito il 112 e fare una verifica
Se si tratta di persone in buona fede, non avranno nulla da temere; se invece sono malviventi, si dilegueranno nel giro di pochi istanti.
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