LA NUOVA LINEA
Varese-Mendrisio, primo treno domenica
Partenza alle ore 5 dalla Stazione Fs: tratta da 21 minuti

Partirà alle ore 5 di domenica 7 gennaio il primo treno che collegherà Varese a Mendrisio, dove giungerà dopo 21 minuti.
Alle 5.16, invece, si muoverà dalla stazione di Porto Ceresio il primo treno che raggiungerà Milano dopo un’ora e 12 minuti.
Il servizio ferroviario transfrontaliero tra Lombardia e Canton Ticino e la riattivazione del collegamento Porto Ceresio-Varese-Milano erano attesi dal 13 dicembre 2009, quando la linea venne chiusa per dare avvio ai lavori di costruzione e riqualificazione dell’infrastruttura esistente che comprende anche le stazioni di Induno Olona e Arcisate.
Con l’apertura della nuova linea tra Italia e Svizzera prende avvio anche il collegamento con Como, che completa il “triangolo” ferroviario dell’Insubria: Varese-Canton Ticino-Como.
VERSO MENDRISIO E COMO
Fra Ticino e Lombardia nascono due nuove linee: la S40 Como-Mendrisio-Varese e la S50 Varese-Mendrisio-Lugano-Bellinzona. Questi servizi saranno realizzati con treni Tilo - società 50% Trenord e 50% Ferrovie Federali Svizzere - che, una volta entrati sul territorio italiano, saranno gestiti da Trenord.
Agli attuali quaranta treni che collegano, attraverso Como, il Canton Ticino alla Lombardia, si aggiungeranno altri ottantadue treni transfrontalieri giornalieri per un totale di centiventidue corse nei giorni feriali (novantadue nei festivi).
A queste vanno aggiunte le trentuno “relazioni” della S11 che collega Milano a Chiasso.
In totale centocinquantatré treni al giorno.
«COMPETITIVI CON L’AUTO»
«La nuova ferrovia Varese-Mendrisio-Como è una grande opportunità per gli oltre trecentomila abitanti che vivono nei territori di confine, ma anche per la mobilità della Lombardia e del Canton Ticino - afferma Cinzia Farisè, amministratore delegato di Trenord e presidente di Tilo -. Da domenica offriremo un servizio capillare ogni 30 minuti. Il treno non ha più paragoni con l’auto, né per costi né per tempi, specialmente per le migliaia di lavoratori che ogni giorno devono affrontare lunghe code alle frontiere».
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