RAGAZZE NEI GUAI
Notte di follia al pronto soccorso
Denunciate due diciannovenni: una semina caos in ospedale, l’altra insulta i poliziotti

Hanno la stessa età, sono entrambe italiane e sono amiche, e ora condividono pure il fatto di essere state denunciate. In base a quanto emerso finora, l’una dovrà rispondere di danneggiamento aggravato, dopo aver seminato il caos al Pronto soccorso; l’altra di oltraggio a pubblico ufficiale, avendo insultato i poliziotti giunti in suo aiuto.
È questo il bilancio finale della notte di follia che ha avuto per protagoniste due donne di 19 anni. Tutto è cominciato poco dopo la mezzanotte di ieri, martedì 10 marzo, nei pressi di via Tonale: una Volante ha intercettato un gruppetto di ragazzi e li ha invitati a tornare a casa, sulla scorta del recente decreto che impone di evitare spostamenti inutili per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
La comitiva avrebbe però spiegato che si stava dirigendo in ospedale, perché una di loro si sentiva poco bene. Ma un paio d’ore dopo, ecco arrivare alla sala operativa della Questura la richiesta di aiuto proprio dal Pronto soccorso di via Guicciardini: giunti sul posto, gli agenti hanno trovato una delle due ragazze incontrate prima che stava prendendo a calci le panchine e cercando di scassinare i distributori automatici.
Non è chiaro quale fosse il motivo del suo comportamento, sta di fatto che a fatica i poliziotti sono riusciti a contenere la giovane e, al termine degli accertamenti di rito, è stata denunciata a piede libero per danneggiamento aggravato.
La notte decisamente sopra le righe però non è finita qui. Mezz’ora più tardi è arrivata in Questura una seconda richiesta di intervento, stavolta da una laterale di viale Belforte, dove alcuni residenti segnalavano urla disperate provenienti dalla strada. La pattuglia è quindi accorsa pure lì e ha potuto constatare che era in corso un acceso diverbio tra una coppia di ragazzi, che facevano sempre parte del gruppetto incontrato poche ore prima in via Tonale ma da cui si erano poi separati.
La vista delle “divise” non sarebbe bastata a riportare la calma, tutt’altro: non appena i poliziotti hanno chiesto cosa stesse accadendo, la ragazza avrebbe iniziato a inveire contro di loro, ricoprendoli di insulti. Un atteggiamento – forse dettato da troppo alcol in corpo, ma su questo sono ancora in corso accertamenti - che non è cambiato neppure all’arrivo dell’ambulanza, allertata perché la giovane presentava una ferita al labbro.
Anche in questo caso, come già avvenuto per la sua amica, una volta riportata la tranquillità la 19enne sarebbe stata denunciata in stato di libertà e dovrà rispondere del reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Tra l’altro, le grida nel cuore della notte hanno fatto svegliare di soprassalto i residenti della zona: in tanti si sono affacciati a finestre e balconi per capire cosa stesse accadendo e per quale motivo la ragazza chiedesse aiuto.
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