IL CASO
Varese, nozze con saluto romano: «Il matrimonio più bello dell’anno»
Il presidente dei Do.Ra. Alessandro Limido risponde alle polemiche. E alla “Zanzara” attacca Meloni

Ha indossato la fascia tricolore sopra il bomber d’ordinanza con lo stemma dei “Do.Ra.”, ha preso posto dietro il banchetto d’onore della Sala matrimoni, al primo piano di Palazzo Estense, e ha celebrato le nozze di un membro della sua associazione. Alessandro Limido, presidente della Comunità militante dei dodici raggi, gruppo dichiaratamente nazionalsocialista con sede ad Azzate, non sembra scomporsi più di tanto per le polemiche innescate da quello che lui stesso definisce «il matrimonio più bello dell’anno». Le immagini dello sposo che si affaccia al terrazzo di Palazzo Estense e saluta con il braccio teso, così come fatto poi dagli invitati nelle foto di rito, e i cori intonati nel cortile d’onore hanno provocato un’ondata di proteste da più parti, dando nuovo vigore alle braci del dibattito politico nazionale sul saluto romano.
Proteste che il diretto interessato respinge ai mittenti: «Premetto che è stata la giornata degli sposi, non quella di Do.Ra., quindi: evviva gli sposi», esordisce Limido, entrando poi nel merito della questione specificando che «come per ogni attività politica che ci riguardi noi usciamo alla luce del sole, le fogne di cui parlano i nostri detrattori, sono soltanto nei loro pensieri. Spesso pubblichiamo in anticipo e altre volte, con un resoconto dell’avvenuto, dopo le attività. Non come in questo caso quando si tratta di nostre questioni intime e personali». Le immagini, però, sono circolate comunque, finendo sui social e provocando reazioni, in alcuni casi di rabbia e condanna, in altri di sostegno. «Questa volta – prosegue Alessandro Limido - alcuni curiosi ci hanno fotografato, altri hanno ricamato sulla vicenda pubblicando la propria indignazione sui social. Abbiamo dunque accettato di mostrare attraverso due foto, a chi le chiedeva, la normalità del "matrimonio più bello dell'anno", che ha scatenato tanta indignazione».
«Per De Tomasi (Ester, presidente provinciale di Anpi Varese, ndr) non dovremmo esistere ma tant’è. Sui “colpevoli” dei saluti romani non c’è bisogno di indagini: mi sono sempre assunto ogni responsabilità del mio gruppo e lo farò sempre. Soprattutto e specialmente quelle penali». Il capo dei Do.Ra. conclude poi allargando lo sguardo e citando la guerra in Israele: «D'altronde – chiosa Limido - è sicuramente più importante scandalizzarsi per due foto rubate e tre cori fra amici che per il massacro di bambini, avallato da tutto l'Occidente nei territori occupati. Questa è la nuova società, anche se noi restiamo fedeli ad un'altra di un tempo lontano».
IL COLLEGAMENTO A “LA ZANZARA”
Limido, ieri, lunedì 5 febbraio, è stato ospite in collegamento a “La Zanzara” su Radio24. E ha rilanciato frasi forti: «Sono nazionalsocialista. SS? Stravedo. Mussolini ha fatto tutto di buono». E a proposito delle nozze, di cui è stato celebrante a Palazzo Estense: «Ottant’anni fa il Comune apparteneva a noi fascisti». «Il sindaco non si poteva opporre, ho anche messo la fascia tricolore». E ancora: «Meloni? Schifo. Rivendichiamo di fare il saluto romano dove, come e quando vogliamo. Le condanne? Sono medaglie».
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