ACCORDO
Nuovo sovrappasso sulla ferrovia
Addio al vecchio ponte: approvata la convenzione Comune-Ferrovie Nord
Il ponte sulla ferrovia è troppo stretto? Ferrovie Nord e Comune ne costruiscono uno nuovo, più spazioso per auto e camion, più sicuro per i pedoni.
Dalle voci, che avevano anche allarmato i residenti - preoccupati di una lunga chiusura della strada per l’apertura del cantiere - siamo passati all’ufficialità: è stato infatti approvato dalla giunta Galimberti lo schema di convenzione tra Palazzo Estense e la società del gruppo Fnm che gestisce la linea Saronno-Varese-Laveno.
Un accordo finalizzato al rifacimento del sovrappasso veicolare di via Giordani, la strada che da Masnago porta a Calcinate degli Orrigoni. Il ponte attuale ha una larghezza ridotta che consente il passaggio di un solo veicolo alla volta (con precedenza a chi viaggia verso il lago). Di fatto, un senso unico alternato, con inevitabili pericoli anche per pedoni e ciclisti.
Non solo: non può reggere il transito dei mezzi pesanti, e per questo da tempo vige un divieto per i camion di peso superiore alle venti tonnellate. I parapetti, “segnati” in più punti dalle macchine o dai camion, erano già stati consolidati tre anni fa. Ma il problema delle dimensioni della carreggiata resta.
Tutti problemi destinati a essere superati definitivamente con la costruzione del «nuovo sovrappasso stradale in sostituzione di quello esistente - così si legge nel documento siglato nei giorni scorsi - con adeguata carreggiata stradale, formazione di marciapiede e salvapedoni».
Un’opera di cui si parla da anni, e già annunciata come soluzione dei problemi di traffico della zona, ma che adesso è stata messa nera su bianco. Nella stessa convenzione si ricorda che, in occasione di recenti controlli sulla struttura del cavalcavia, è stata accertata una serie di «criticità, sia di ordine strutturale, sia di tipo viabilistico, per il ridotto calibro stradale e l’assenza di marciapiedi».
Da qui l’accordo per la costruzione del nuovo ponte, con due corsie di marcia; della progettazione si farà carico Ferrovie Nord, così come della gara d’appalto e di affidamento e direzione dei lavori, oltre che del collaudo. Il Comune metterà invece a disposizione le aree municipali necessarie e si occuperà delle procedure per l’occupazione temporanea e l’esproprio delle aree private necessarie per l’esecuzione dell’opera.
Un’opera dal costo complessivo di 920.000 euro, metà a carico del Comune di Varese e metà a carico di Ferrovie Nord.
E i tempi? Quando inizieranno i lavori e quando sarà tagliato il nastro del nuovo ponte? La convenzione rimanda genericamente al «cronoprogramma facente parte della progettazione definitiva/esecutiva», che sarà quindi messo a punto più avanti, una volta che la società di trasporti pubblici avrà ricevuto gli atti dal Comune e potrà partire con la progettazione. L’unico impegno è quello di «ridurre l’impatto sulla mobilità veicolare pubblica e privata inevitabilmente prodotto dall’attività di cantiere».
A maggio, però, rispondendo ai dubbi dei residenti sui tempi di un temutissimo blocco del traffico, l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati - che ha presentato la convenzione nella riunione di giunta - aveva rassicurato: «I tempi del cantiere saranno nell’ordine di quattro o cinque mesi, non di più». Dopo il collaudo, il cavalcavia resterà di proprietà del Comune, che ne curerà la manutenzione ordinaria e straordinaria.
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