TRAGEDIA MOTTARONE
Varese: «Ora devono pagare»
La rabbia dei familiari: «Li hanno uccisi». Oggi alle 15 i funerali di Silvia e Alessandro

«Non è stato uno sbaglio, è stato fatto deliberatamente. Quindi i colpevoli devono pagare». Una voce di donna, probabilmente la madre di Silvia Malnati, la ventiseienne di San Fermo morta nel crollo della funivia con il fidanzato Alessandro Merlo (29 anni), commenta così lo sviluppo dell’inchiesta, dalla quale è emerso che non si è trattato di un guasto imprevedibile o di un errore umano.
La voce nel citofono della casa di via Rovereto 9 poi si interrompe. Successivamente, citofonando ancora, a rispondere è un uomo, probabilmente il padre di Silvia, che dice solo una cosa: «Lasciateci in pace».
La rabbia è tanta a San Fermo. Non c’è voglia di parlare neppure poco più in là, in via Pergine 15, dove un cartello sotto il citofono della casa dove abitavano i fidanzati invita ad andare alla messa in memoria dei giovani (si è svolta ieri, mercoledì 26, alle 18, nella chiesa di Santa Maria, la stessa dove oggi alle 15 si terranno i funerali). Nella stessa palazzina abitano i genitori di Alessandro: «Parleremo la settimana prossima - dice una voce al citofono - quando si saprà di più dell’inchiesta».
A San Fermo le persone fanno scudo per proteggere i familiari dall’attenzione mediatica. Il dolore è condiviso, non spettacolarizzato. Ma quello che è accaduto è troppo grande, troppo umanamente incomprensibile, per essere tenuto per sé. A caldo, trapelate le prime notizie dell’indagine, Rosalba, la madre di Alessandro, ha dichiarato: «Se mio figlio è morto perché il freno è stato bloccato per non perdere turisti, dovranno pagare». E ancora: «La vita delle persone non ha prezzo, quella di mio figlio e di Silvia, ma anche la nostra che ora dobbiamo fare i conti con questa mancanza».
Luca Nania, zio di Alessandro, su Facebook commenta: «Li hanno uccisi. Maledetti».
Oggi è lutto cittadino, le bandiere sono a mezz’asta, San Fermo si prepara a dire addio ai due giovani nel corso di una cerimonia che si svolgerà in chiesa, ma che sarà possibile ascoltare anche all’esterno, dove saranno posizionate alcune file di sedie. La cerimonia sarà officiata da monsignor Giuseppe Vegezzi, insieme al responsabile della comunità pastorale don Carlo Garavaglia e a don Stefano Cucchetti (vice parroco di San Fermo). Nessun ministro, né autorità regionale, ha annunciato la sua partecipazione.
La tragedia del Mottarone è in gran parte varesina. «Profondo sgomento e rabbia per le notizie che stanno emergendo dall’inchiesta che ha spezzato la vita a 14 persone e portato una giovanissima vita a lottare in ospedale – sono le parole del sindaco Davide Galimberti - se fosse vero anche solo la metà di quello che emerge saremmo di fronte a una responsabilità agghiacciante dei soggetti coinvolti. Abbiamo sicuramente il dovere di aspettare che l’inchiesta arrivi alla sua conclusione per poterla giudicare, ma quello che emerge è davvero terribile. Il mio pensiero è per le famiglie che, oltre al tragico lutto, in queste ore stanno ricevendo anche notizie di gravi responsabilità. Con la vita delle persone non si può lucrare o ridurre i costi della sicurezza per il profitto aziendale».
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