IL CASO
Varese, orti urbani: «Non sprecate l’acqua»
Appello del decano degli assegnatari che ha segnalato al Comune i consumi poco parsimoniosi: «E c’è la siccità». «Il canone? Giusto»

«C’è un problema di siccità ma qui l’acqua viene spesso sprecata». Parla un pensionato di 83 anni che da tanto tempo - è un decano - usufruisce del suo pezzettino da coltivare nel complesso degli orti urbani in via Santa Maria Maddalena. «Siamo in una stagione dove non ci sono da fare coltivazioni e quello che serve per bagnare dovrebbe arrivare dalla pioggia, se arriva. Eppure, ho notato che alcuni aprono allo stesso il rubinetto e lasciano che l’acqua esca dalla canna anche quando stanno loro stanno facendo altro» è l’amarezza manifestata dall’ottantenne che in questi giorni ha segnalato, «più volte», il problema al Comune. «È una questione di senso civico, stiamo vivendo un periodo di scarsità idrica, ci viene suggerito di risparmiarla anche nell’uso domestico, e poi la consumiamo senza moderazione negli orti urbani».
Il pensionato entra poi nella polemica, sorta di recente, a proposito del canone da 25 ripristinato a carico di ciascun assegnatario di orto urbano. E anche su questo aspetto va controcorrente, facendo prevalere il senso di responsabilità: «Giusto che ci sia un canone perché ci sono delle spese da sostenere. E poi serve a responsabilizzare noi utenti degli orti urbani».
All’ingresso degli orti urbani alla Maddalena, c’è un avviso, firmato dall’ex assessore all’Ambiente, Dino De Simone, che raccomanda di non sprecare l’acqua. Parole che sembrano scivolare come... acqua sul marmo.
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