IN CAMMINO
Varese, pedoni a rischio in largo Flaiano
Le difficoltà per chi procede a piedi nell’attraversare l’area rivoluzionata dai lavori per la maxi rotonda

Largo Flaiano non è un posto per pedoni. O, meglio, non lo è più. Per camminare nell’area del maxi intervento voluto dall’amministrazione comunale di Varese, il pedone deve armarsi di santa pazienza, allungare il suo cammino, stare molto attento a dove mette i piedi. Anche ieri, a 24 ore dall’inaugurazione, tanti pedoni, soprattutto anziani, discutevano su dove e come passare da una parte all’altra di largo Flaiano. Soprattutto, chi cammina deve augurarsi che gli agenti della polizia locale siano in loco, possano venirgli in aiuto per il vero, grande loro problema: l’attraversamento delle strade. Da quando i semafori sono diventati un ricordo, attraversare è diventato piuttosto complicato.
TRA VIA MAGENTA E VIA SANT’IMERIO
È il caso, soprattutto, del crocevia tra via Magenta e via Sant’Imerio. C’è sì la segnaletica orizzontale, ma le auto vanno spedite, anzi più spedite di prima ora che non incontrano intralci sul loro cammino. In pratica, l’area dell’intervento è divisa in due, dal punto di vista del pedone: una parte è, sia pure con qualche disagio, percorribile, l’altra parte è off limits. Se si vuole raggiungere viale Borri da via Sant’Imerio o da via Magenta, occorre descrivere un lungo giro tenendo sempre la sinistra. Bisogna imboccare lo stretto corridoio parallelo al marciapiedi demolito.
PROBLEMA MARCIAPIEDI
A quel punto il pedone si trova davanti una serie di strade da attraversare, a proprio rischio e pericolo: le vie Bixio, Gradisca, Lazio, Tamagno, fino ad approdare allo sterrato all’altezza del distributore di benzina. Giunti in quel punto i pedoni possono soltanto entrare in viale Borri, percorrendo il marciapiede di sinistra. L’altro marciapiedi inizia più avanti, con il guard rail della rotonda che crea un angolo cieco che impedisce di vedere le auto arrivare. Se, poi, per caso si volesse tornare sul lato opposto dell’area, ciò è impedito dalla rotonda, che non prevede passaggi pedonali protetti dai guard rail. Dunque, dietrofront e il percorso va rifatto al contrario, fino al punto di partenza. Come nel Monopoli, quando ti capita la carta degli imprevisti.
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