IL CASO
Varese, Pepe in fascia tricolore. Scoppia la polemica
La Lega attacca il consigliere del Pd che l’ha indossata durante un evento ufficiale. «Chi l’ha autorizzato? Non è un complemento d’abbigliamento... »

Il consigliere comunale del Pd, Alessandro Pepe, partecipa ad un evento ufficiale indossando la fascia tricolore da sindaco. E scoppia la polemica. Ad innescarla è il vice capogruppo della Lega, Stefano Angei, che ha depositato un’interrogazione. La critica parte dalla contestazione che «secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, la fascia può essere indossata esclusivamente dal sindaco, dal vicesindaco o da chi officia matrimoni civili».
Sul caso interviene anche il segretario cittadino della Lega, Marco Bordonaro: «Ci sarebbe da ridere e non da piangere ricordando le immagini di Fantozzi giudice popolare o Benigni finto ispettore ministeriale nel film “La vita è bella”, se non fosse che questo utilizzo illegittimo e anche fortemente inopportuno della fascia da sindaco di tutti i varesini non si inserisse in un quadro più ampio di continuo sfregio del regolamento comunale e mancanza di rispetto verso le opposizioni». «La fascia non è né un complemento d’abbigliamento né un feticcio da esibire. Varese è un comune capoluogo, e serve ristabilire rispetto e senso delle istituzioni» aggiunge Bordonaro.
Angei: «Ho appena depositato un’interrogazione per capire chi abbia autorizzato il consigliere Pepe a indossare la fascia e in base a quale normativa, considerando che, per legge, può essere utilizzata solo dal sindaco o dal vicesindaco e pochi casi previsti dalla normativa. Questa è l’ennesima mancanza di rispetto verso l’istituzione comunale e verso tutta la cittadinanza. Ci chiediamo se la concessione della fascia sia stato un “contentino” al consigliere Pepe per la sua fedeltà incondizionata a tutte le iniziative dell’amministrazione, anche quelle più inopportune e contestate».
LA REPLICA: «POLEMICA SURREALE»
Interpellato sulla vicenda, il consigliere Pepe si è limitato a rispondere che «è talmente surreale come polemica che non merita alcuna risposta».
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