L’ANALISI
Varese, pioggia record. Ma siccità non risolta
Gli esperti: «Colmato solo metà del deficit idrico del 2022»

Oggi, martedì 2 aprile, finalmente c’è il sole, e chi potrà farà bene ad approfittarne per stare un po’ all’aria aperta. Domani infatti – secondo le previsioni del Centro Geofisico Prealpino - il cielo sarà variabile e tendente al nuvoloso a causa di una corrente occidentale. Giovedì ancora bello, ma la giornata di venerdì sarà caratterizzata da una piccola perturbazione, anche se non intensa come nei giorni scorsi. Pasqua e Pasquetta sono trascorsi senza i classici picnic, cosa che comunque può accadere quando le festività sono “basse” come quest’anno. Ma quello che è stato un sacrificio per le famiglie, con vacanze scolastiche trascorse in casa come nel lockdown, si è rivelato un valore aggiunto per il nostro sistema idrogeologico. Finalmente abbiamo fatto un po’ di scorta di acqua.
Caduti 726 millimetri nel 2024
Il 2024 si sta confermando come un anno molto piovoso. I dati del Cgp mostrano che a dicembre sono caduti 91 millimetri d’acqua (la media è 81). A gennaio 51 (la media è 78). A febbraio 263 (la media è 83). A marzo 321 (la media è 102). In totale, dunque, sono caduti 726 millimetri di pioggia, con una eccesso di 382 millimetri rispetto alla media, cosa che – facendo due conti - copre circa metà del deficit di 750 millimetri del 2022. Febbraio 2024, inoltre, è stato il quarto febbraio più piovoso nella statistica che va dal 1965 a oggi. Marzo il secondo più piovoso, superato solo dal 1979 con 447 millimetri. «Non c’è mai stata una coppia di febbraio-marzo così piovosa, è un quadro positivo dal punto di vista idrologico», conferma Paolo Valisa, meteorologo del Cgp.
Settanta uscite d’emergenza
Le perturbazioni dei giorni scorsi è vero che hanno causato qualche smottamento e caduta di alberi, per un totale di oltre 70 interventi dei vigili del fuoco nella nostra provincia. Ma a Varese i primi temporali arrivano a marzo, quindi tutto è nella norma, anche se i tuoni e i fulmini di ieri facevano pensare all’estate. Possiamo dire superata la siccità? La brutta notizia è che, dati alla mano, il deficit idrico è stato recuperato solo a metà. Ma – e questa è la bella notizia - i sistemi idrici superficiali, come i fiumi o i torrenti, adesso si sono ricaricati. In più, «alla fine dell’inverno è caduta neve fino a 1500-2000 metri sul livello del mare. Questo significa che molta pioggia non è scivolata nei laghi ed è rimasta in montagna come in frigorifero: un vantaggio che consentirà di mantenere i sistemi idrici superficiali nel tempo – spiega Valisa - si sono riforniti i sistemi che hanno dei tempi di ricarica lunghi, come il sistema carsico del Campo dei fiori. Invece, le falde profonde rispondono con grande lentezza. Tanto che, se si ragiona in termini matematici, abbiamo colmato solo metà del deficit idrico del 2022. Però c’è grande abbondanza di acqua nei sistemi poco profondi e sicuramente non avremo problemi durante la primavera».
La sorpresa di Pasqua
Il lago di Varese ha raggiunto, il 12 marzo, gli 80 centimetri sopra il livello idrometrico e adesso è a “più 50”. Vedere il lago che si spinge fino alla passeggiata è uno spettacolo che non si verifica frequentemente e che merita uno scatto fotografico. Sarà il ricordo di queste festività di Pasqua.
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