IL CASO
Polizia postale senza agenti
Varesini costretti a rivolgersi agli uffici di Como. Il deputato Invidia presenta un’interrogazione a Roma

Niccolò Invidia, deputato del Movimento 5 stelle, ha depositato oggi, giovedì 11 aprile, in commissione Affari Costituzionali, un’interrogazione rivolta al Ministero dell’Interno per far luce sulla situazione che da otto mesi attanaglia la Polizia postale di Varese.
«La Polizia postale di Varese, avendo una carenza di personale - spiega Invidia -, versa in una situazione di particolare criticità, risultando ormai non operativa da ben otto mesi. In questa sezione, infatti, nel 2014 risultavano in forza solo sei operatori. Da allora il personale assegnato alla sezione si è ridotto fino a sparire».
«La cosa è inaccettabile - prosegue il deputato -. Tale condizione ha portato alla chiusura di fatto, ancorché non in via ufficiale della sezione di Varese che pure vede assegnato alla sua competenza un territorio di vasta dimensione».
«Allo stato attuale - prosegue il deputato del Movimento 5 Stelle - i cittadini della provincia di Varese sono costretti a rivolgersi alla sezione della Polizia postale di Como ponendo in essere una situazione assolutamente inaccettabile per i cittadini della nostra provincia e allo stesso tempo difficilmente gestibile dalla sezione della polizia postale comasca che si vede sovraccaricata di lavoro».
L’interrogazione raccoglie l’appello lanciato qualche settimana fa dalla Siulp, il sindacato italiano unitario lavoratori polizia e «va dritta al Ministero di Matteo Salvini, a cui chiedo di assumere iniziative con urgenza, al fine di garantire la piena funzionalità della sezione della polizia postale di Varese».
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