IL CASO
Il lato oscuro del Palasport
Degrado e rifiuti, il sindaco alla Pallacanestro Varese: rinunciamo all’affitto se sistemate voi l’area

Bottiglie di birra vuote, alcune intere altre in frantumi, e poi bicchieri, un cartone di succo d’arancia e persino una boccetta di deodorante. Un quadro cui fanno da cornice sacchetti e confezioni del vicino fast food. Il degrado attorno al Palazzetto dello sport è un tema che si ripete da anni, l’ultimo allarme lanciato pochi mesi fa è stato riproposto nei giorni scorsi dalla Pallacanestro Varese. La zona più colpita è il retro dell’impianto di Masnago.
LA PROPOSTA DEL SINDACO
«Siamo assolutamente disponibili a supportare il basket cittadino». Il sindaco Davide Galimberti sembra tendere una mano verso la Pallacanestro Varese, che nei giorni scorsi aveva chiesto al Comune un incontro per parlare della gestione dell’Enerxenia Arena.
Palazzo Estense tuttavia in sostanza ripassa la palla alla società di piazza Monte Grappa: «Attendiamo dalla stessa Pallacanestro proposte tese a soddisfare al meglio le esigenze di tutti - puntualizza il sindaco -. La nostra volontà è chiara e lo dimostrano le iniziative che la Giunta ha intrapreso per quanto riguarda gli impianti sportivi».
Il restyling del Palasport, che all’esterno si trova da anni in condizioni di degrado e che recentemente ha subìto anche allagamenti interni, porta con sé un problema economico: come intervenire e soprattutto con quali soldi.
La struttura è in gestione alla Pallacanestro Varese fino al 2030, in virtù di una convenzione stipulata nel 2012 tra il Comune e la società che versa un affitto e si fa carico delle utenze.
«Per venire incontro alle esigenze delle società sportive che hanno in concessione gli impianti comunali - spiega Galimberti - la Giunta, nel corso dell’ultima seduta prima della sospensione estiva, ha deliberato che i canoni, compresi quelli arretrati, potranno essere impiegati dalle stesse società concessionarie per il miglioramento delle strutture».
Gli interventi potrebbero così essere effettuati direttamente dalla Pallacanestro Varese, «previa comunicazione al Comune e osservando le regole sulla corretta esecuzione dei lavori pubblici».
Una procedura che secondo Palazzo Estense «rende ancora più protagoniste le società sportive anche nelle scelte per migliorare la funzionalità degli impianti».
Il Comune quindi attende proposte da piazza Monte Grappa e intanto fissa già i primi paletti economici. Vale per la palla a spicchi così come per tutti gli altri sport. «La nostra iniziativa si inserisce in un quadro di interventi che come Giunta stiamo portando avanti per il reale ammodernamento delle strutture sportive - conclude Galimberti -. Lo abbiamo fatto per il canottaggio, con la conclusione dei lavori nella palestra della Schiranna, per l’atletica con l’avvio dell’intervento al campo di Calcinate, per il rugby con l’ampliamento di Giubiano. Infine con la ristrutturazione della palestra di Valle Olona».
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