LA PROSPETTIVA
Varese può diventare hub europeo della logistica
Roberto Paciaroni, Confindustria Varese e Hupac: «Il territorio punta su ferrovia e innovazione per crescere nei flussi tra Nord Italia ed Europa»

«Tra e-commerce, sostenibilità e infrastrutture da completare, la logistica è un pilastro per Varese, snodo tra Nord Italia ed Europa», spiega Roberto Paciaroni, presidente del Gruppo Merceologico “Infrastrutture, Trasporti e Turismo” di Confindustria Varese e direttore dell’hub Hupac. La sfida? «Sfruttare le nuove opere strategiche puntando su ferrovia e innovazione».
Quale ruolo ha oggi Varese come snodo intermodale?
«È uno dei pochi territori con una rete logistica articolata, pronta a crescere con le sfide europee. Quando termineranno i lavori sulle linee ferroviarie in Svizzera e Germania, dovremo farci trovare pronti con treni più lunghi, più pesanti, profili adeguati agli standard Ue, perché Varese può giocare un ruolo strategico nei flussi di merci che attraversano il continente».
Cosa chiedete al Governo per il settore?
«Chiarezza e regole stabili: l’incertezza frena gli investimenti. Servono strategie che spostino più trasporto dalla gomma al ferro, in sinergia con i porti».
Quali infrastrutture servono per rafforzare il ruolo logistico di Varese?
«Il completamento della Pedemontana e dell’allaccio con la SS341 per collegare meglio Malpensa, che è un hub cargo fondamentale. Serve il collegamento ferroviario del Terminal T2 con Gallarate e una revisione della mobilità locale: le piste ciclabili sono poche e frammentate, i mezzi pubblici devono diventare una vera alternativa all’uso dell’auto privata».
L’e-commerce ha cambiato la logistica. Che impatto ha sul vostro settore?
«Ha invertito i flussi: ora i furgoni entrano nei quartieri per le consegne last-mile, creando congestione e difficoltà in strade spesso non attrezzate. È una sfida che richiede soluzioni innovative, come hub urbani di smistamento, droni o micro-van elettrici, ma serve anche un ripensamento degli spazi e delle regole nelle città».
Il caldo impatta la logistica. Come lo gestite?
«Il caldo colpisce chi lavora nei piazzali e magazzini. Se le estati si faranno più calde, servirà rivedere orari e organizzazione per garantire sicurezza e continuità a tutta la filiera».
Qual è la sfida più urgente oggi per la logistica a Varese?
«Stabilire le priorità e portarle a termine, senza disperdere energie. Così Varese può rafforzarsi come snodo intermodale, puntando su sostenibilità, digitalizzazione e infrastrutture».
Quali sono i principali flussi che gestite con l’hub Hupac e quali Paesi sono coinvolti?
«Il nostro lavoro si concentra sull’asse Nord-Sud: Italia, Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Belgio, con rilanci verso Regno Unito e, speriamo presto, di riattivare anche i collegamenti con la Spagna. I collegamenti con l’est Europa sono in evoluzione, mentre a Barcellona apriremo un nuovo terminal entro l’anno».
Sul fronte sostenibilità, come si muove Hupac?
«Il trasporto intermodale via ferro riduce in media del 90% le emissioni di CO2. Investiamo in digitalizzazione con app e sistemi che riducono le attese dei camionisti, ottimizzano ritiri e consegne, abbattono le emissioni legate alle soste inutili e migliorano la pianificazione dei flussi».
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