LA SEGNALAZIONE
Quattro volpi col cimurro
Ats: «Malattia che non si trasmette all’uomo, ma attenti ai cani»

Quattro volpi del territorio di Varese e una di quello di Como sono state trovate positive al cimurro: lo ha comunicato oggi pomeriggio, martedì 9 marzo, Ats Insubria dopo avere ricevuto la comunicazione dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna su degli esami effettuati lo scorso 22 febbraio.
I canidi erano stati sottoposti agli esami previsti nell’ambito del Piano regionale di sorveglianza e monitoraggio della fauna selvatica.
«Nessun problema per l’uomo - sottolineano dal Dipartimento Veterinario di Ats Insubria - ma raccomandiamo ai proprietari di cani di evitare luoghi, in cui si presume siano presenti le volpi per scongiurare contatti coi selvatici, loro carcasse e deiezioni. Raccomandiamo, inoltre, di verificare che il proprio cane sia vaccinato contro il cimurro in quanto il virus è ancora endemico nella popolazione canina. Sarà importante confrontarsi con il proprio veterinario per eventuali approfondimenti».
Il cimurro è una malattia infettiva causata da un virus che si trasmette per contatto diretto e indiretto e colpisce i canidi selvatici come la volpe o il tasso e altre specie di carnivori - ma non il gatto - e può quindi essere trasmessa ai cani, che possono manifestare diversi sintomi quali ad esempio febbre, congiuntivite, dispnea e tosse, vomito e diarrea, fino al decesso che può colpire fino all’80% degli animali che vengono colpiti dalla malattia.
© Riproduzione Riservata