IL REGOLAMENTO
Varese, raccolta abiti usati: 55 cassonetti
Il piano del Comune per favorire il riciclo. Ma con regole ferree: le postazioni non devono più diventare discariche

Avete presente i cassonetti per la raccolta degli abiti usati? Ce ne sono diversi in giro per la città. Ma all’aspetto solidaristico - recupero, riciclo - si associa purtroppo il degrado. Già perché queste postazioni vengono trasformate spesso in discariche a cielo aperto; conferiti, o meglio buttati, anche rifiuti.
Il Comune di Varese ha deciso di intervenire, varando un nuovo regolamento che la giunta ha condiviso. Via i cassonetti? No. Ma andranno tenuti come si deve. L’obiettivo del riciclo viene ribadito nel documento elaborato dalla Tutela ambientale: «Le finalità sono favorire percorsi di riciclo e riutilizzo e, come nel caso dell’industria tessile, ridurre gli impatti causati dal comparto sull’ambiente».
Tornando ai cassonetti dei vestiti già presenti, la situazione non appare edificante: «Occorre preliminarmente rifarsi alla diffusa situazione per cui presso i cassonetti adibiti alla raccolta di indumenti, ubicati in diversi punti della città previa autorizzazione, vengono frequentemente abbandonati rifiuti di vario genere, generando situazioni di fatto assimilabili a "discariche abusive". Infatti, l'obbligo che pure risulta in capo ai proprietari dei cassonetti di tenere pulita l’area circostante, non risulta di per sé sufficiente a garantire tempestivamente il ripristino di una situazione di decoro» E dunque: «Con il nuovo indirizzo operativo si intende apportare un significativo contributo migliorativo, con la garanzia di un’attività di controllo intesa a risolvere con maggiore puntualità i fenomeni di abbandono di rifiuti».
La prospettiva: «Si intende dotare la città di Varese di 55 cassonetti, oltre ai 3 che saranno posizionati presso la piattaforma ecologica comunale di via dell’Ecologia. Inoltre si intende allargare la possibilità, alle utenze domestiche, di conferire separatamente il rifiuto anche
presso i Cam mobili (postazionim di raccolta itineranti Ndr). Ed infine, previo accordo con gli esercenti, si intende studiare la possibilità di aggiungere piccoli contenitori di raccolta degli indumenti usati posizionati presso negozi di abbigliamento e scarpe del territorio».
Ecco i requisiti richiesti a enti e associazioni che intendono avviare la raccolta di indumenti usati a fini «umanitari, sociali e di tutela
dell’ambiente»: innanzitutto garantire il decoro dell’area dove viene collocato il cassonetto (che dovrà avere particolari caratteristiche). 9 il decoro dell’area in cui è posto il contenitore; in caso di aree
private dovrà accordarsi direttamente con la proprietà al fine di assicurare il mantenimento
della pulizia dell’area. E poi provvedere regolarmente allo svuotamento.
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