CERCASI PERSONALE
Varese, ristoranti e hotel pronti ad assumere
My Job day, il mondo del lavoro cambia. Il 16 marzo al Palace giornata dedicata ai colloqui di lavoro: già fissati 70 incontri

La prima edizione vide tutti i colloqui di lavoro trasformarsi in un impiego. E la seconda volta promette il bis. È stato presentato ieri, mercoledì 8 marzo, in Camera di Commercio a Varese, il My Job Day Turismo che si svolgerà il 16 marzo, dalle ore 10 alle 16 al Palace Hotel. La formula dell’evento è innovativa, quanto semplice: in quella giornata, infatti, una trentina tra hotel, ristoranti e bar del territorio effettueranno dei colloqui di lavoro con chi sta cercando un’occupazione o un ricollocamento: tra giovani e adulti sono già stati fissati 70 incontri per 120 posizioni aperte, come ha detto Lino Gallina, dirigente degli Enti bilaterali. E non serve nemmeno una grandissima esperienza, perché la “fame” di personale di questo settore è talmente alta che un posto lo si trova per chiunque, o quasi.
LA VICINANZA CON LA SVIZZERA E MILANO
Anche perché per il Varesotto il problema di manodopera in questi settori è acuito dalla vicinanza con la Svizzera dove, come minimo, si guadagna il doppio per un’analoga posizione. «Ma anche Milano è un attrattore per i nostri giovani - ha affermato il segretario generale della Camera di commercio Mauro Temperelli - e, quindi, per ovviare a questa situazione, si potrebbe avviare un “talent garden” di professionalità facendo diventare il tema attuale tutto l’anno». Insomma, si vuole allargare la base di potenziali lavoratori, anche di quelli che potrebbero compiere un’esperienza altrove. Non solo, per fermare la fuga dai… fornelli, le imprese lavoreranno su un altro fronte, quello della flessibilità e dei salari: «Dobbiamo capire - ha affermato Giordano Ferrarese, presidente provinciale di Fipe - che il lavoro è cambiato. Molti, per esempio aprono solo da giovedì a domenica, così si concentrano i turni del personale. Sul fronte dei salari, invece, serve una defiscalizzazione da parte dello Stato mentre, per quanto riguarda la formazione, possiamo benissimo impegnarci noi».
GLI ISTITUTI ALBERGHIERI
A proposito di scuola, Damiano Simbula, presidente della Federcuochi, ha chiesto un salto di qualità degli istituti alberghieri: «Non basta sapere, ma bisogna insegnare a saper fare. Inoltre un aiuto potrebbe arrivare dai flussi di migranti ma, anche qui, serviranno dei corsi professionalizzanti, perché in certe parti del mondo, rimanendo alle basi, il solo concetto di igiene rappresenta un’idea astratta. Insomma, ci sarà bisogno di apprendistati più lunghi, ma anche di un contratto nazionale con regole diverse, sperando che anche la provincia di Varese possa diventare un territorio formalmente turistico, così da poter avere anche degli stagionali da aprile a settembre».
BISOGNO DI PERSONALE
L’unica cosa certa è che chi cerca lavoro, nel settore del turismo o della ristorazione, verrebbe accolto a braccia aperte: «Oltretutto - ha affermato - Alessandro Castiglioni, presidente dell’Ente bilaterale del turismo - ci sono grandi opportunità di crescita», mentre in futuro, «stimando la crescita da 20 a 40 milioni di passeggeri a Malpensa nel 2035 - ha detto Frederick Venturi, presidente di Federalberghi - ci sarà ancor più bisogno di personale». Un dato confermato anche da Livio Muratore di Filcams: «La ristorazione commerciale come Autogrill o quella degli aeroporti, prevede l’assunzione di centinaia di persone, subito. Ma non si trova personale». Non resta che candidarsi. Info: www.myjobvarese.com.
LEGGI ANCHE Varese, camerieri introvabili
© Riproduzione Riservata