QUESTURA
Varese, passaporti: addio code. Ecco come fare
Più posti e nuova agenda: un mese e mezzo di attesa
Nessun rinvio “a data da destinarsi” e neppure al prossimo anno: chi ieri, martedì 26 marzo, ha provato a fissare un appuntamento per ottenere il passaporto in Questura a Varese si è visto comparire le prime date utili già a metà maggio, addirittura domani se in possesso dei requisiti di priorità. Miracolo? No: è il risultato di una riorganizzazione promossa in tutta Italia dal Ministero dell’Interno e che ha coinvolto ovviamente anche Palazzo Italia. Più personale, l’aggiunta di uno sportello, aperture pomeridiane e una nuova “agenda elettronica” che permette di ottimizzare il lavoro. Risultato: adesso gli appuntamenti sono circa 150 al giorno, ossia il doppio rispetto a prima.
A spiegare questa rivoluzione, che tocca da vicino migliaia di cittadini, è il vicequestore Silvia Elena Passoni, dirigente della Pasi, acronimo di polizia amministrativa sociale e dell’immigrazione, che ha competenza su armi, licenze, squadra amministrativa e passaporti, appunto. «Queste novità sono state introdotte da alcuni giorni – spiega – e dimostrano la grande attenzione al tema da parte del Dipartimento della Pubblica sicurezza. Tra questi correttivi, c’è la decisione di creare un nuovo tipo di agenda telematica».
Agenda telematica che era stata introdotta subito dopo la pandemia da Covid e che, in sostanza, permetteva di visualizzare gli slot utili per presentarsi negli uffici e consegnare la documentazione necessaria. In caso di urgenze, invece, bisognava inviare una mail all’ufficio preposto. Tutto bene? Non proprio: complici la Brexit e la ripresa dei viaggi una volta conclusa l’emergenza sanitaria, è arrivata una marea di richieste di rinnovo, con gli appuntamenti che slittavano fino a un anno di distanza. Una situazione che ha assunto connotazioni ancora più critiche a Varese: la provincia è infatti annoverata tra le prime dieci in Italia per numero di richieste di passaporti.
LA RIVOLUZIONE IN QUESTURA
Ora, finalmente, la svolta. L’aumento del personale dedicato, degli sportelli (passati da 3 a 4) e degli orari di apertura (da lunedì a giovedì mattino e pomeriggio, al venerdì soltanto al mattino) hanno permesso di raddoppiare il numero di appuntamenti a disposizione degli utenti.
Ma non è finita qui: il cuore della rivoluzione è la nuova agenda online. Ai normali slot giornalieri per le richieste ordinarie se ne aggiungono altri 20 per le domande a carattere prioritario, ossia destinati a chi abbia necessità del documento entro 30 giorni per motivi di studio, turismo, lavoro o salute. Chi chiede di accedere a questa “corsia preferenziale” deve stampare e compilare il modulo di autocertificazione in cui motiva questa particolare richiesta, presentandolo poi quando arriva allo sportello. I furbetti però devono stare attenti: se i requisiti non sussistono, si viene rimandati a casa. «Per usufruire dell’agenda prioritaria – rimarca Passoni – bisogna leggere con attenzione tutte le informazioni e produrre una documentazione che attesti la reale necessità».
URGENZA: CONSEGNA LAMPO
Infine, il nuovo sistema prevede una procedura dedicata alle richieste a carattere di urgenza, con la necessità di avere il passaporto entro due settimane, qualora non ci fossero posti nella lista prioritaria: in questo caso, è possibile stampare dal portale un apposito modulo con cui presentarsi direttamente negli uffici. Infine, per rendere più snelle le operazioni di consegna del documento sono stati “arruolati” i volontari dell’Anps, l’associazione nazionale della Polizia di Stato. La speranza, dunque, è che con tutti questi accorgimenti l’«emergenza passaporti» possa essere soltanto un ricordo.
© Riproduzione Riservata