DIRIGENZE
Scuole senza presidi. Attesa al “Ferraris”
Dopo la promozione di Carcano alla direzione dell’Ufficio scolastico provinciale si profila l’ipotesi di un “supplente”

Trenta sedi scolastiche della provincia in attesa di un dirigente: la crisi di governo farà slittare la messa in ruolo dei vincitori di concorso che dovrebbero ricoprirle?
Anche questo interrogativo tiene in apprensione la scuola varesina in una sorta di incubo di una notte di mezza estate che riguarda anche l’assunzione di nuovi docenti a tempo indeterminato, l’avvio del nuovo concorso a cattedre, il pagamento degli insegnanti supplenti (che non ricevono lo stipendio da maggio).
Tutti “nodi” che l’improvviso stallo nel governo centrale lasciano in sospeso a un mese esatto dall’avvio del nuovo anno di lezioni.
Per quanto concerne le dirigenze, il quadro delle sedi libere (così come si deduce dall’Ufficio scolastico regionale) copre l’intero territorio provinciale, con Busto Arsizio a fare la parte del leone per effetto di sei istituti che ne sono privi.
Nessuno, invece, a Varese dopo che già da un mese il professionale Einaudi ha visto il passaggio di consegne da Marina Raineri (all’isis Stein di Gavirate) a Francesco Maieron (dal comprensivo di Mornago).
Ma l’elenco non comprende, per ovvie ragioni legate alla tempistica, il liceo scientifico “Galileo Ferraris” del capoluogo. Qui, come noto, il preside Giuseppe Carcano lascerà il posto alla fine del mese essendo stato scelto quale dirigente l’Ufficio scolastico territoriale al posto di Claudio Merletti, collocato a riposo.
Si è quindi aperta una possibilità inizialmente non prevista che però, a quando sembra dettare la normativa, sarà “a reggenza”: vale a dire che il nuovo dirigente verrà nominato soltanto per un anno se non addirittura per pochi mesi, in attesa dell’avente diritto che potrebbe anche scaturire dal recente concorso. Insomma ci troviamo in una fase di stallo che durerà, salvo mutamenti di calendario, fino agli ultimi giorni del mese, in coda cioè alle nuove immissioni per i trenta posti di ruolo suddetti. In mezzo a tutte queste ipotesi né il dirigente provinciale uscente, né quello entrante sono disposti a dire alcunché circa tempi e procedure, figuriamoci ai nomi. Di sicuro quello del Ferraris è un ruolo ambìto sia per la buona reputazione che l’istituto ha saputo crearsi nel corso degli anni. Così come sicuro è il rammarico che colleghe e colleghi di Giuseppe Carcano ammettono di provare nel perdere un dirigente -assicurano in coro- «capace e meritevole, con la porta del suo ufficio sempre aperta per noi, per i ragazzi, per le loro famiglie». Proprio le doti che lo hanno preferito nel nuovo incarico che assumerà a partire dal primo settembre.
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