MOTTARONE
Il sorriso spezzato di Silvia e Alessandro
I due giovani di Varese tra le 14 vittime della funivia. E Vedano piange Vittorio Zorloni

Anche Varese piange per la tragedia della funivia Stresa-Mottarone. Il dolore della città giardino è lo stesso di un’Italia già ferita da un anno e mezzo di pandemia e oggi duramente colpita mentre cerca di rialzarsi, di tornare a vivere e a godere delle bellezze del suo territorio. Ma è anche un dolore più specifico, più locale, quello di una città che si è vista spegnere improvvisamente il sorriso dolcissimo di due concittadini.
Nella cabina accartocciata poco prima della vetta del Mottarone, tra le tredici vittime diventate poi quattordici quando si è fermato il cuore del bambino di nove anni ricoverato al Regina Margherita di Torino, c’erano anche Silvia Malnati e Alessandro Merlo, 26 e 29 anni. Abitavano a San Fermo, si frequentavano da anni, erano una coppia sorridente e spensierata, con le passioni di tanti giovani d’oggi, le serate di svago con gli amici, lo sport, i viaggi. Oggi era una giornata di festa, per una gita arrivata finalmente a spezzare il triste tran-tran dell’era Covid, una salita sulla cima del Mottarone godendosi uno dei panorami più belli della nostra splendida Italia, una passeggiata e un boccone mangiato insieme all’aria aperta.
Ma il destino beffardo si è portato via Silvia, Alessandro e altre dodici persone. E San Fermo, dove i due ragazzi abitavano da sempre, è sotto choc.
Il dolore di Vedano Olona
Tra le 14 vittime anche un altro varesino, Vittorio Zorloni, 54 anni, nato a Seregno ma residente a Vedano Olona.
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