CAPOLAGO
Varese, statua di rame rubata al cimitero
Il consigliere comunale Esposito: «Servono le telecamere»
Il furto di una statua in rame è stato compiuto al cimitero di Capolago. Sarebbe avvenuto di notte. Analoga razzia due settimane fa al cimitero di Casbeno, sempre una statua (raffigurante una bambina ad altezza quasi naturale). Scatta l’allarme per la sicurezza nei luoghi dei defunti.
Sul caso di Capolago interviene il consigliere comunale Domenico Esposito, avvertito dell’accaduto: «È stata presentata denuncia. Ma occorre a questo punto puntare sulla prevenzione». Ecco allora la richiesta al Comune di installare un sistema di videosorveglianza, almeno all’esterno del cimitero, dove arrivano le auto. «Un rimedio - aggiunge il consigliere comunale di Forza Italia - che diventa necessario, indispensabile, alla luce di quanto accaduto».
Il fatto che sia stata rubata una statua in rame fa pensare che i ladri non fossero a caccia di un manufatto di particolare pregio artistico, bensì di “oro rosso”, cioè rame da rivendere. Del resto, furti così ne sono avvenuti diversi, non solo a Varese, non solo ai danni di cimiteri.
Più misteriosa invece la sparizione della statua al cimitero di Casbeno. Non sarebbe stata presentata denuncia, la tomba dalla quale è stata asportata sembra più vecchia e meno curata di altre. Forse non ci va nessuno da tempo. Ma è certo che la statua della bambina non c’è più. E il basamento sul quale poggiava sarebbe stato ritrovato a distanza, in un’altra sezione del camposanto, più vicina all’ingresso laterale che s’affaccia sul parcheggio. Due furti avvenuti nel giro di due settimane suscitano ovviamente allarme. E generano sospetti: c’è chi ha preso di mira i cimiteri? Fatti non collegati o stessi autori?
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