IL CASO
Stazione “nuova” ma senza pensilina
Disagi per i viaggiatori in attesa dei treni nonostante i lavori di sistemazione appena conclusi

Un lavoro fatto a metà. Resta questa sensazione arrivando ai binari quattro e cinque della nuova stazione delle Ferrovie dello Stato di Varese, in piazzale Trieste. Dopo tutti i lavori di rinnovamento della struttura, manca infatti una pensilina che copra l’intera lunghezza della banchina. Un notevole disagio per tutti i viaggiatori costretti in caso di maltempo a ripararsi nell’unico punto coperto, le scale, per poi precipitarsi fuori quando il treno arriva in stazione, con il rischio di rimanere schiacciati nella calca in caso di pericolo.
La costruzione della tettoia sarebbe dovuta rientrare nel progetto di ristrutturazione della parte interna dell’edificio, affidato a Rete Ferroviaria Italiana. La sistemazione della parte esterna della struttura invece dipende dal Comune di Varese, che ha stanziato ben 18 milioni per il Piano Stazioni.
«Noi come Varese chiederemo la costruzione della pensilina - dichiara Pino Tuscano, responsabile Forum Trasporti Lombardia del Pd -. Abbiamo sollecitato una seconda tranche di investimenti, in cui dovrebbe rientrare anche il completamento del binario 4 e 5. Certo, con qualche centinaio di migliaio di euro in più si poteva finire l’opera ma le Ferrovie dello Stato avevano messo a disposizione un budget in cui non era compresa la tettoia».
Non si sbilanciano per ora i responsabili di Rfi: «Al momento non è prevista una seconda fase dei lavori», dichiarano dall’azienda. Incertezza anche sui tempi dell’inaugurazione della struttura. «Al momento non possiamo fornire nessuna data», affermano ancora, non confermando quindi le voci che volevano la presenza delle autorità ministeriali.
Tuscano però ci tiene a sottolineare il grande sforzo delle Ferrovie nel restauro della struttura. «La nostra fino a poco tempo fa era la stazione più brutta d’Italia – spiega - ora può contare su collegamenti nazionali. Fs ha lavorato bene considerando anche le numerose problematiche che si trovava ad affrontare».
I marciapiedi infatti dovevano essere rialzati e le pensiline dei primi tre binari erano soggetti a numerosi vincoli storico-architettonici che potevano prolungare notevolmente i tempi del restyling.
Un successo che secondo Toscano è dovuto anche al Comune: «Neanche per Expo 2015 si era riusciti a fare qualcosa per la stazione– chiarisce il dirigente del Partito democratico - ma grazie all’impegno del sindaco Davide Galimberti e della Giunta di Palazzo Estense, Rfi ha stanziato i fondi necessari».
Dello stesso avviso i responsabili di Trenord: «Non abbiamo mai visto un’amministrazione comunale così attenta nei confronti dei trasporti e dei viaggiatori», commentano negli uffici di piazzale Trieste, dove sono impazienti di vedere come sarà il nuovo assetto della zona fuori dalle due stazioni. Un impegno che da via Sacco vogliono portare avanti con forza, per migliorare ulteriormente i trasporti varesini e togliere quella sensazione di un lavoro fatto a metà.
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