RASSICURAZIONI
Stazioni, cantieri e problemi
Ascom a Palazzo per chiedere chiarimenti sui tempi: preoccupazioni per il calo degli affari

Cronaca di un cantiere annunciato a Varese fa rima con cronaca di un problema annunciato.
Inevitabile che l’allerta sia alta tra cittadini e commercianti, quando si toccano due elementi fondamentali. Soldi e tempo.
I primi sono quelli guadagnati o spesi, a seconda del punto di osservazione, se si è dietro il banco delle vendite o clienti.
Il secondo, il tempo, è collegato a quanto si deve girare la città prima di trovare un parcheggio. O quanto se ne ha a disposizione per attraversarla a piedi.
Ecco dunque che diventa inevitabile l’apprensione, il bisogno di risposte, per quanto riguarda il Piano Stazioni.
Inevitabili sono anche i disagi collegati al rifacimento del ponte sulla ferrovia in via Giordani (e la deviazione del traffico su strade alternative).
L’Sos lanciato da alcuni commercianti dell’area di via Milano di fronte a piazzale Trieste (ferrovie “dello Stato”) ha alzato il livello di attenzione da parte dei rappresentanti di Confcommercio Ascom Varese.
E non solo perché a cantiere circondato e auto sfrattate è seguita una settimana abbondante senza lavoro alcuno, ma anche perché nell’arco di pochi giorni il calo degli affari denunciato dai negozianti è stato del 50 per cento.
Un dato che riguarda tutta l’area (dunque compresa anche via Morosini), ripercussioni che gli esercenti temono si possano propagare a mano a mano che i lavori procederanno.
Da qui la richiesta di Confcommercio Ascom, i cui rappresentanti incontreranno gli esponenti di Palazzo Estense (l’assessore all’urbanistica Andrea Civati e l’assessore alle Atttività produttive Ivana Perusin) e chiederanno «quali saranno i tempi dei diversi cantieri che porteranno all’auspicata rinascita dell’area stazioni».
Tema a due facce. I lavori procedono e i clienti girano al largo perché i parcheggi (per ora quelli di fronte a “Moreno”, una cinquantina) sono off limits(e verranno ripristinati al termine delle opere in quel punto, per ora l’ordinanza è fino al 6 marzo).
Il Piano Stazioni (circa 30 mesi di lavori) prevede però la riduzione sostanziale dei parcheggi in piazzale Kennedy (in totale nell’intero comparto si parla della riduzione di circa 400 posti, ma anche dell’apertura del multipiano di Giubiano con 317 posti) e dell’ampliamento del metropark accanto alla stazione.
Sarà una riduzione sostanziale come molti temono o un quasi equilibrio numerico.
E la “distanza” dal centro, anche se sarà crata una passerella sotto i binari per collegare Giubiano e piazzale Trieste, che impatto avrà? Tutti temi che preoccupano i commercianti.
Il ragionamento è semplice: meno parcheggi meno viavai, via il mercato (che andrà in piazza Repubblica), meno passaggio e dunque meno affari per tutti. Scenario catastrofico o davvero le preoccupazioni di Ascom hanno basi fondate?
Spiegazioni e rassicurazioni arriveranno anche dall’incontro di oggi. «Chiederemo chiarimento sulle tempistiche dei lavori e sulle diverse fasi dell’intervento», sottolinea il fiduciario Ascom per la città di Varese Marco Parravicini.
«Siamo andati di persona a parlare con i commercianti e abbiamo registrato grande preoccupazione».
Parravicini, con il direttore di Ascom Confcommercio Varese, Roberto Quamori Tanzi, ha incontrato gli ambulanti, tra cui il fiduciario Ascom Rodolfo Calzavara. Gli ambulanti hanno delineato una situazione di «crescente criticità» per la progressiva diminuzione dei posti auto disponibili e di servizio all’area del mercato.
Da qui la richiesta di intervenire «senza perdere tempo», rispetto al campanello d’allarme degli incassi dimezzati.
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