TROPPI MOZZICONI
Guerra al vizio del fumo, (già) vietato in ospedale
La legge proibisce le sigarette anche nelle vicinanze delle strutture sanitarie. Ma al Circolo (e non solo) molti non rispettano il divieto
Una crociata di non fumatori o di fumatori rispettosi delle regole contro il personale sanitario che fuma. È quanto avviene all’ospedale di Circolo dove, complice una struttura immensa con tanti spazi nascosti, i dipendenti che “si imboscano” a fumare è in crescita. Anche le migliaia di persone che frequentano l’ospedale ogni giorno spesso si fermano a fare due tiri all’esterno. La normativa dice che fumare anche nelle pertinenze cioè nelle vicinanze delle strutture sanitarie, è vietato. L’abitudine del fumo di sigarette tra chi si occupa della nostra salute però è molto diffuso. Un controsenso, come tanti nella vita.
Anche un papà segnala l’odore di sigaretta sui suoi abiti passando per l’area dell’ospedale Del Ponte, prima di abbracciare la sua bimba ricoverata. Un fenomeno di costume che non riguarda soltanto Varese. E che l’Asst Sette Laghi, vittima del vizio diffuso, cerca di combattere come può. «Davanti agli ingressi sono stati posizionati dei posacenere – sottolinea l’azienda in una nota –, non certo per incentivare questa cattiva abitudine, ma per consentire ai fumatori che si avvicinano all'ospedale di gettare il mozzicone, evitando che lo buttino per terra. Purtroppo, non sempre il personale preposto riesce a far rispettare la regola, sia rispetto alla maleducazione di una parte dell’utenza, sia in qualche caso rispetto ad alcuni dipendenti fumatori che utilizzano aree più nascoste e meno frequentate per cedere a questa cattiva abitudine». L’Asst Sette Laghi si appella al senso di responsabilità collettiva.
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