L’EPISODIO
Varese, ubriaco semina il caos tra i passanti
Marocchino di 30 anni bloccato dai carabinieri: denunciato

Il bilancio della serata di follia è un mezzo bollettino di guerra, con il protagonista che alla fine è stato denunciato per una sfilza di reati. Il marocchino di 30 anni che nella serata di martedì, 13 settembre, ha seminato il caos in piazza 20 Settembre, nel pieno centro di Varese, dovrà infatti rispondere di numerosi reati, tra cui minacce e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
LA DINAMICA
Tutto è cominciato quando l’uomo si è presentato ubriaco fradicio tra via Morosini e via Vittorio Veneto, iniziando a inveire contro i passanti e a danneggiare tutto ciò che gli capitava sottomano. In quei momenti di delirio, è arrivato pure a divellere la sbarra automatica all’ingresso di un parcheggio sotterraneo della zona. Subito è partita la segnalazione alle forze dell’ordine e sul posto sono accorsi i carabinieri della Compagnia di Varese. Nel frattempo però, in base alla prima ricostruzione ancora in attesa di conferma, il giovane nordafricano ha anche aggredito alcuni passanti, prendendosela pure con chi cercava - inutilmente - di riportarlo alla calma e di placare la sua ira.
L’INTERVENTO DEI CARABINIERI
La situazione non è certo migliorata quando è arrivata la “gazzella” dell’Arma: l’uomo, alla vista delle divise, ha ulteriormente dato in escandescenza, minacciando e insultando i militari che a fatica, alla fine, sono riusciti a contenere lo straniero e a caricarlo sull’auto di servizio. Sempre stando alle prime informazioni, al termine degli accertamenti nella caserma di via Saffi, l’uomo sarebbe stato denunciato per numerosi reati.
LA TESTIMONIANZA
«Era fuori controllo – racconta una donna, testimone oculare di quanto avvenuto -. Mi trovavo lì con due bambini e sono rimasta chiusa in un negozio, nel timore che potesse aggredire anche noi». Alcuni passanti hanno registrato la scena con il telefonino e il video è stato poi pubblicato su alcuni social network, tra cui TikTok, suscitando decine di commenti indignati e di ringraziamento alle forze dell’ordine per il loro operato.
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