IL CANTIERE
Villa Mylius, si salpa verso il gusto
La dimora nobiliare diventerà Accademia Marchesi: un anno e mezzo di lavori.

I primi mezzi da lavoro sono arrivati alle 9 del mattino di ieri, mercoledì 13 gennaio.
Un camion delle imprese che hanno vinto l’appalto con transenne e attrezzi da cantiere. Due furgoni aperti dell’assessorato all’Ambiente con decespugliatori e seghe elettriche tagliarami.
È cominciata così una giornata storica per Varese: a distanza di oltre cinque anni dal primo progetto preliminare, si è aperto ieri, ufficialmente, il cantiere per il restauro di Villa Mylius, la dimora nobiliare con parco donata nel 2007 al Comune dalla famiglia Babini Cattaneo.
È un’opera complessa e a lungo termine: tempo stimato un anno e mezzo di lavori.
«Che faremo in modo continuativo, senza soste» ha spiegato uno dei responsabili del raggruppamento di imprese. I primi giorni, «almeno quattro», sono ovviamente destinati all’allestimento del cantiere. E in particolare: la demolizione con allargamento dell’ingresso da via Crotti per consentire l’accesso dei camion; il taglio di rami lungo il viale interno carrabile che conduce alla villa; la posa di circa 400 metri di transenne per delimitare le aree verdi confinanti con l’area dove transitano i mezzi pesanti; la posa di ponteggi esterni.
C’è stato, sempre ieri, anche l’incontro fra i tecnici di Palazzo Estense e quelli delle imprese per confermare l’avvenuta consegna del cantiere e il debutto delle attività così come previsto.
Il progetto è da circa 6 milioni di euro, finanziato da Regione Lombardia, Fondazione Gualtiero Marchesi, Fondazione Cariplo e Comune di Varese.
Villa Mylius, come detto, diventerà Accademia del gusto e delle arti, con spazi interni riadattati a questa nuova vocazione didattica e di alta formazione. Ma non è solo dentro che si svilupperanno gli interventi: nel rispetto dei vincoli indicati dalla Sovrintendenza, sarà riqualificata la facciata e cambiato il tetto.
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