L’INCOMPRENSIONE
«Giocano a tennis!», arrivano i carabinieri
I militari sono giunti al centro sportivo in seguito ad alcune segnalazioni, ma era tutto in regola

Come da decreto 541 della Regione Lombardia del 7 maggio, è consentita la pratica di alcune attività sportive individuali in luoghi all’aperto, come il tennis. Eppure, nemmeno mezz’ora dopo la riapertura, il Tennis club di Vedano Olona ha ricevuto la visita dei carabinieri, sollecitati a intervenire da un cittadino, rimasto anonimo, convinto dell’irregolarità dell’attività.
«Avevamo riaperto il centro da poche decine di minuti - spiega la responsabile Fabiana Conti - e ci siamo visti arrivare le forze dell’ordine, dietro segnalazione di qualcuno che che pensava stessimo giocando a tennis illegalmente. Tra l’altro, in quel momento, in campo c’ero soltanto io».
Per riavviare l’attività del Tennis club non è stato però sufficiente il decreto regionale, ma il sindaco Cristiano Citterio è dovuto intervenire con un’ordinanza particolare, in quanto il centro sportivo è inserito all’interno di un parco cittadino, il “Fara Forni”, non ancora riaperto al pubblico.
«Quando sono intervenuti i carabinieri, però, l’ordinanza del primo cittadino già era stata emessa - prosegue Conti, che è anche consigliere comunale di minoranza -, quindi noi eravamo “regolari” al cento per cento. Tutto sommato la segnalazione alle forze dell’ordine non mi ha stupito, anzi, me l’aspettavo proprio. Magari non così immediatamente».
Il Tennis club di Vedano è un punto di riferimento per gli appassionati di questo sport in tutto il territorio circostante e propone corsi per ragazzi dai 6 ai 16 anni (gli iscritti sono 50) e per adulti (in tutto circa un centinaio tra soci e giocatori occasionali), inoltre organizza tornei provinciali e regionali. «La chiusura di questi mesi ci è costata molto - afferma Conti, che fa parte del direttivo insieme con Massimo Gambarini e Giancarlo Zucchetti -, anche perché a ottobre avevamo intrapreso una grossa spesa con la realizzazione della copertura dei due campi. È soprattutto negli ultimi tre anni che il centro ha ripreso vigore».
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