IL TRIBUTO
Verbania, in pensione cane antidroga: l’omaggio dei “colleghi” della Gdf
Quentin ora è stato adottato dal suo istruttore

Dopo 12 anni trascorsi a fiutare e scovare droga nascosta nei bagagli, nelle auto e tra i vestiti, il cane Quentin del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Verbania va in pensione. Il pastore tedesco “grigione” è stato infatti congedato, ma i suoi “colleghi” umani lo vogliono ringraziare per il servizio prestato. All’età di un anno e mezzo, Quentin è entrato a far parte delle Fiamme Gialle e dopo aver superato con successo tutte le prove del corso di specializzazione per cani antidroga, è stato assegnato all’attuale Gruppo di Verbania. Durante tutti questi anni ha lavorato in coppia con il suo conduttore a molte attività di controllo del territorio. Ha operato al valico di Piaggio Valmara, nelle Stazioni ferroviarie, all’uscita degli svincoli dell’A26, agli sbarchi dei traghetti e, all’occorrenza, ha collaborato anche con Polizia e carabinieri.
«Lavorare di giorno o di notte, con il sole o con la pioggia – si legge nella nota della Guardia di Finanza -, non è mai stato per lui un problema, perché il suo lavoro era giocare con la persona a lui più cara, il conduttore, agognando di trovare l’amato manicotto in stoffa. Chi veniva “annusato”, avendo nascosta in tasca o occultata in auto o nei bagagli della droga, non si è mai divertito nell’avere una parte attiva nel gioco perché Quentin, il suo giocattolo, con cui si è divertito sin da cucciolo, lo trovava sempre. Il suo fiuto è stato infatti decisivo per il ritrovamento di ingenti quantitativi di drog».
Nel corso della sua brillante carriera in Guardia di Finanza, oltre a contribuire all’arresto di diverse persone, colte in flagranza di reato, per detenzione o trasporto di sostanze stupefacenti è stato un idolo per i bambini che lo hanno potuto conoscere nell’ambito dei progetti legati alla legalità dimostrando molta empatia nei confronti degli alunni più piccoli con i quali ha giocato ed ai quali ha mostrato, a suo modo, quanto quotidianamente faceva per tutelarli contrastando quella piaga sociale che il traffico e lo spaccio di stupefacenti rappresenta per ogni comunità.
Ora è giunto il momento del riposo a casa del suo amico istruttore.
«Ciao Quentin – concludono le Fiamme Gialle -, i tuoi amici finanzieri ti salutano con affetto e ti ricorderanno per sempre sia per il decisivo aiuto dato in servizio che per le tue corse sul prato della caserma Simonetta mentre giochi con il tuo amato Roberto o ringhi a quelli di noi più dispettosi che ti venivano a disturbare mentre facevi la “siesta” all’ombra degli alberi».
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