ESTREMI RIMEDI
Verbania, processionaria presa a fucilate
Spari contro i nidi prima che nascano le farfalle
Uno sparo, poi un altro e un altro ancora. Un rumore che non lascia dubbi sulla sua provenienza, ovvero da un’arma da fuoco, il che preoccupa gli abitanti della zona.
Ma non c’è nulla da temere: si tratta semplicemente di un intervento programmato per debellare la processionaria dei boschi. Nel Verbano Cusio Ossola si stanno infatti pianificando queste operazioni volte a eliminare i nidi di questa farfalla che si nutre delle foglie dei pini e altre conifere. E sono diversi i Comuni che annualmente pianificano questo tipo di intervento, che va effettuato prima della primavera, poiché occorre agire prima della schiusa dei nidi.
In primis c’è Craveggia, in Valle Vigezzo, la cui amministrazione comunale ha già preso contatti con la polizia provinciale: sono infatti proprio loro, gli agenti della polizia provinciale, che costituiscono la task force contro la processionaria e uno dei mezzi più utilizzati per contrastare la proliferazione di questo lepidottero (che predilige in particolare il pino silvestre, molto presente in questa fascia montana) è la lotta balistica, effettuata ovviamente appunto da specialisti e con le dovute norme di sicurezza per l’incolumità pubblica. Le operazioni vengono effettuate in piena sicurezza, con i Comuni che emanano precise ordinanze per delimitare la zona degli spari e proprio per evitare la presenza di persone nelle vicinanze.
Una delle aree maggiormente colpite è la Valle Vigezzo, soprattutto i boschi a monte degli abitanti di Toceno e Craveggia.
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