IL COMMERCIO
Via Morosini in crisi
Grido d’allarme dei commercianti: affitti salati e calo delle vendite. Dubbi sul Piano stazioni

«Via Morosini non sembra più centro città, ma periferia».
È l’opinione di un esercente la cui attività s’affaccia su una piazzetta interna, di fronte a numerose saracinesche abbassate, una accanto all’altra, e ai negozi che offrono merce in saldo per imminente chiusura, che conferiscono alla strada l’aspetto di una zona della città in via d’abbandono.
«Sarà per effetto della crisi generale - tenta una giustificazione Attilio Epifano -, oppure per il fatto che la zona, negli ultimi anni, s’è degradata, anche per i problemi di sicurezza legati alla presenza di ragazzi che infastidiscono i passanti anche con veri e propri atti vandalici. Adesso, sotto questo aspetto, la situazione s’è un po’ calmata, ma non ancora del tutto».
Alcuni negozi, chiudendo in via Morosini , si sono spostati solo dietro l’angolo.
«Sarà per il caro affitti - aggiunge Epifano -, comunque, evidentemente, prima le vetrine affacciate lungo questa strada erano più appetibili, nonostante il passaggio pedonale sia sempre molto intenso. La situazione s’è aggravata in questi ultimi due anni».
A parte poi i negozi chiusi o sfitti, in via Morosini si assiste a un frequente turn-over delle attività commerciali.
La questione degli affitti è sottolineata anche da Giorgio Angelucci, presidente Ascom Varese e storico commerciante di via Morosini. «Può accadere che, quando i contratti di locazione vengono rinnovati, presentino un ritocco verso l’alto dei costi - sostiene Angelucci -. Alcuni negozianti, di fronte a previsioni economiche non all’altezza dei rincari, preferiscono rinunciare alle vetrine sulla nostra via e aprire altrove. Questo, però, è un discorso che vale per tutta la nostra città in generale e non solo per la nostra via».
Tra l’altro sarebbe troppo incerta la considerazione del futuro, in vista della realizzazione del progetto del comparto stazioni che racchiude in sé alcuni elementi di forte perplessità.
«Non si capisce bene come sarà trasformata questa zona di Varese - aggiunge il presidente Ascom -, soprattutto in considerazione del fatto che verranno eliminati i posti auto di piazzale Kennedy. Tra l’altro l’area corrispondente al posteggio rimarrà parzialmente vuota e non si capisce a cosa esattamente potrà servire e a quali benefici, o, al contrario, a quali conseguenze negative questa scelta amministrativa potrà alla fine portare».
Angelucci invita quindi a un ripensamento, in questo affiancato da Marco Parravicini, anche lui storico negoziante di via Morosini e fiduciario Ascom per la città di Varese.
«Il progetto stazioni, così com’è stato pensato in questo momento - afferma Parravicini -, salvo auspicabili modifiche, prevede l’eliminazione sia del mercato che di 300 posti auto da piazzale Kennedy. Mi sembra una scelta discutibile. Infine c’è da dire che la situazione ibrida, in quanto a passaggio veicolare, della via Morosini di oggi non è più plausibile. La soluzione migliore sarebbe la totale pedonalizzazione, ma a condizione che ci sia la possibilità di parcheggiare nelle immediate vicinanze».
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