RESIDENTI BLOCCATI
Via Valverde, ascensore ancora rotto. Il Comune non risponde
Anche Striscia la Notizia si è occupata di quanto accaduto alle case comunali di Varese. Nessun commento da Palazzo Estense

Una figuraccia nazionale per il sindaco di Varese, che ha preferito sottrarsi alle domande di Striscia la Notizia piuttosto che affrontare una situazione ormai insostenibile: l’ascensore dell’immobile comunale di via Valverde è rotto da anni, condannando i residenti – molti dei quali disabili – all’isolamento. Max Laudadio, inviato del tg satirico di Canale 5, ha raccolto le voci di chi, da troppo tempo, vive prigioniero della propria casa. «Siamo state bloccate in casa anche quindici giorni», racconta una residente. «L’ultima volta sono stata dieci ore fuori casa ad aspettare l’assistenza e poi ho dovuto chiamare i pompieri per rincasare. È una vergogna». La realtà è che da oltre due anni l’impianto si rompe con una frequenza regolare, e nessuno interviene in modo risolutivo.
INTERVENTO “DI FACCIATA”
Il giorno del servizio di Striscia la Notizia, i tecnici erano finalmente presenti sul posto. Ma non sarebbe stato un caso. «Sapendo del vostro arrivo stamattina sono venuti i tecnici», ha dichiarato un residente, lasciando intendere che l’intervento fosse più di facciata che effettivamente utile. E a dimostrazione del fatto che si trattasse dell’ennesima toppa e non di una soluzione definitiva, è successa una cosa incredibile: l’ascensore, appena riparato, ha smesso di funzionare di nuovo, bloccando alcune persone all’interno, proprio mentre veniva raccolto l’appello dei residenti. Laudadio ha persino trovato una relazione dell’assistenza «inavvertitamente lasciata sulle scale», dalla quale emergerebbe che per risolvere il problema sarebbe necessario sostituire l’intera linea elettrica della cabina.
NESSUNA RISPOSTA DAL COMUNE
Il Comune? Assente. Quando l’inviato ha cercato di ottenere spiegazioni, il sindaco si è negato, evitando ogni confronto. A chiudere il servizio, l’appello di Laudadio: «È normale che persone con disabilità possano essere ignorate? Ci auguriamo che qualcuno dal Comune si metta una mano sul cuore e risolva il problema».
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