LAVORO E INNOVAZIONE
Smart working, ecco la strada
L’imprenditrice, manager e scrittrice Adele Nardulli accompagna in un viaggio nel “lavoro agile e intelligente”
“Si fa presto a dire smart”. Perché tra il dire - smart - e il fare - smart - sul lavoro e non solo, c’è ancora un divario che, secondo gli esperti di settore, rallenta la crescita economica e quella professionale. Il tema è stato affrontato da Adele Nardulli, imprenditrice, Ceo di Landoor, presidente nazionale di Federlingue, già insignita dell’«Ambrogino imprese» a Milano, che lo aveva sviscerato (insieme ad altri temi come la Brexit) anche in un intervento pubblicato dalla Prealpina. In un libro, dal titolo appunto “Si fa presto a dire smart”, indica «la strada per lavorare in modo intelligente”, riportando i modelli di smart working già avviati con successo da realtà del calibro di Sanofi, Nestlè, Barilla, Perfetti Val Melle e altre.
Nardulli, facendo riferimento al periodo della pandemia, racconta quindi la sua personale esperienza di imprenditrice e manager col lavoro agile. Un libro che informa e fa riflettere, che offre spunti (concreti) per il cambiamento.
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