RUMORE E SICUREZZA
Viale Valganna alza la voce
«Qui non si dorme». Residenti esasperati dai Tir e dall’alta velocità, sotto accusa anche lo spartitraffico. L’assessore Civati: «Incontrerò al più presto gli abitanti»

La notte è piccola, anzi lunghissima per chi non riesce a dormire. «Tremano i vetri quando passano i Tir» è la testimonianza di un professionista che abita in viale Valganna. Il rumore è continuo e ha due “fonti”, come si dice in gergo tecnico, legate al traffico: le auto che sfrecciano ad alta velocità e i “bisonti” che passano anche se non dovrebbero, o meglio sarebbe consigliato di no.
Il problema si ripercuote da almeno un paio d’anni. I residenti della zona hanno avviato due petizioni e diversi esposti per denunciare «l’insostenibile qualità della vita». Hanno scritto al Comune, al comando della Polizia locale, al difensore civico regionale, all’assessorato lombardo alla Mobilità. E all’Arpa (Agenzia regionale protezione dell’ambiente), che è uscita a misurare il frastuono e ha constatato che supera i limiti di tolleranza e ha invitato gli enti locali a studiare soluzioni. Che però non sono ancora arrivate. Ecco allora che i portavoce delle istanze, in rappresentanza appunto di “noi abitanti della zona di viale Valganna”, hanno scritto al nuovo assessore comunale alla Mobilità, all’Urbanistica e al Pgt, Andrea Civati. Nella missiva viene descritta la situazione e tutti i disagi, formulando alcune proposte. Eccole (le problematiche): i tir che, provenienti da viale Ippodromo o nell’altro senso da via dei Mille, imboccano viale Valganna ignorando i cartelli che suggeriscono di ripiegare sulla tangenziale Nordest. La notte sono un martello. E poi: viale Valganna, nel tratto dall’incrocio con via Vanetti fino al rondò con viale Ippodromo, è una pista dritta che invita a correre. Invito che, col buio, tanti... accettano. Ancora: lo spartitraffico realizzato davanti al supermercato Famila non consente l’accesso diretto, per chi proviene da Nord, al parcheggio comunale e quindi avvengono pericolose inversioni a U.
Da ultimo, ma non per importanza, il “nodo” dell’inquinamento. Morale: rumore, sicurezza e smog rendono quell’area della città poco... rilassante. Da tempo, i residenti hanno suggerito soluzioni per evitare il transito dei Tir, dissuasori della velocità e radar fissi, e soprattutto la costruzione di un rondò al posto dello spartitraffico. Fattibili? I dossi e l’autovelox fisso sembra di no. E allora che fare? La sopportazione, lì, è ai limiti. L’assessore Civati ha letto la relazione che gli è stata inviata. «Sarà mio impegno incontrare al più presto alcuni residenti della zona che mi possano spiegare bene la situazione. Da parte mia, posso garantire che valuteremo quali possibili opere e soluzioni adottare».
© Riproduzione Riservata