LA SCOPERTA
Viggiù, nel bosco pezzi di un Cessna
A bordo c’era soltanto un pilota che con il velivolo colpì la montagna della Valceresio 41 anni fa

Pezzi di ali, di un sedile e della carlinga di un aereo. Sono gli inediti ritrovamenti avvenuti nei giorni scorsi nei boschi del Monte Orsa, tra Viggiù e Saltrio.
A quanto pare il mistero dei rottami porta all’incidente accaduto il 10 giugno 1982 quando un Cessna con a bordo soltanto il pilota, un uomo tedesco, colpì la montagna della Valceresio, provocando la distruzione dell’aereo e la morte del conducente. Eppure, a distanza di quasi mezzo secolo, alcuni pezzi sono rimasti ancora lì, in mezzo al bosco, in discrete condizioni.
L’INCIDENTE
Ma cosa accadde nel giugno di 41 anni fa? Stando al sito del Bureau of aircraft accidents archives (www.baaa-acro.com), ovvero una sorta di archivio degli incidenti aerei, le cause dello schianto del Cessna 441 Conquest sarebbero ignote. In realtà, stando a quanto ricostruito a livello locale, sembrerebbe che quel giorno si sommarono due fattori nefasti: una fortissima nebbia e la rottura dell’altimetro che portò l’aereo a viaggiare a 800 metri anziché a una quota più alta e lontana dalle montagne della Valceresio. Ciò provocò lo schianto, mentre si stava preparando all’atterraggio verso l’aeroporto di Agno.
LA LEGGENDA
Accanto ai fatti, drammatici, nel corso degli anni si sono costruite anche alcune leggende, mai verificate: alcuni, infatti, ipotizzavano la presenza a bordo di una vagonata di banconote “scottanti” che sarebbero dovute finire nei caveau segreti della Svizzera ma che, invece, sarebbero andate bruciate nell’incendio dell’aereo. Vero? Falso? Chissà.
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