IL CASO
Pane “stupefacente”, famiglia intossicata
Nell’impasto era stato messo dell’hashish. Malore per sei, non sono gravi

- Durante il lockdown, da Aosta a Palermo, è scoppiata la moda del pane fatto in casa: nei giorni dell’emergenza coronavirus, i social network erano pieni di foto di filoni, pagnotte e michette “artigianali”, spesso frutto del lavoro di mamme, papà e bambini.
Ma una famiglia di Viggiù ha voluto andare oltre, cucinando un prodotto davvero “stupefacente”: giovedì sera ha preparato del pane usando, nell’impasto, anche dell’hashish. Uno spuntino di mezzanotte che è finito male: sei persone sono state trasportate in ospedale per intossicazione alimentare.
Per fortuna, nulla di grave: tutti sono arrivati al Pronto soccorso del Circolo di Varese in codice verde e sono stati trattenuti in osservazione, ma soltanto in via precauzionale.
L’allarme è scattato poco prima delle due della notte tra giovedì e ieri in una strada di periferia. Sulla vicenda hanno però puntato i riflettori anche i carabinieri della Compagnia di Varese. Non solo perché c’è di mezzo della droga, e quindi bisogna capire chi l’ha acquistata e da chi, ma anche perché pare che in quell’appartamento ci fossero anche dei minorenni. Di più, visto il riserbo mantenuto dagli inquirenti, non è possibile sapere.
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