L’ARTE
Villa Cicogna e il mistero degli affreschi
Una tesi di laurea svela il segreto: immagini copiate da due libri del ‘500. Presto una mostra con le incisioni

Si è scoperto che sono stati copiati da incisioni di alcuni libri antichi, come un’edizione del 1551 delle “Metamorfosi” di Ovidio e una degli ”Emblemata” di Andrea Alciato, giurista ed umanista, gli affreschi raffiguranti scene mitologiche che si trovano nei portici, nello scalone e nelle sale di Villa Cicogna-Mozzoni, monumento nazionale, che è la più significativa interpretazione rinascimentale della villa di campagna che possa vantare la Lombardia occidentale, simbolo e vanto del paese.
È una notizia che è stata data dal conte Jacopo Cicogna-Mozzoni in occasione di un incontro in municipio per la presentazione di una collettiva, inaugurata ieri, domenica 11 giugno, e di un’estemporanea di pittura dell’associazione “Artisti in movimento”, che si tengono nelle sale e nei giardini della villa di Bisuschio nell’ambito degli eventi per i 60 anni di apertura al pubblico.
Dal 1957 arrivano visitatori da tutto il mondo per ammirare questo gioiello del Rinascimento: dodici stanze affrescate e arredate e una biblioteca di cinquemila volumi che è divenuta quella di don Ferrante per le riprese di una trasposizione televisiva dei Promessi sposi, circondata da un grande parco.
«è un’interessante scoperta quella delle incisioni dalle quali sono stati copiati gli affreschi - ha detto Cicogna-Mozzoni - che si deve alle ricerche compiute per una tesi di laurea magistrale all’Università degli Studi di Milano di Marianna Cogni, che ha avuto come relatore il professor Giovanni Agosti, storico e critico d’arte, esperto del Rinascimento nell’Italia settentrionale. È in preparazione una mostra per esporre in villa copie delle incisioni».
Intanto hanno potuto ammirare gli affreschi cinquecenteschi della villa i visitatori della collettiva di ventidue artisti che hanno esposto nella “Sala delle fontane” opere pittoriche e sculture, ma anche lavori in ceramica, incisioni, vetrate artistiche e fotografie.
La mostra, a ingresso libero, sarà aperta ancora domenica 18 giugno, dalle 10 alle 19, e ci sarà anche un’estemporanea dei pittori Alida Bardelli, Anna Maria Drodz, Enrico Milesi, Maria Milione, Marcello Papaleo, Gabriele Piccardi, Carlo Proverbio, Cristina Taiana e Gianmaria Viviani, nello splendido giardino all’italiana, ispirato a quello fiorentino di Boboli del quale ciascuno darà una sua interpretazione.
Ana Sasu e Cristina Rubinato lavoreranno alla riproduzione del dettaglio di una grottesca della villa, facendo seguire le fasi di realizzazione di un affresco.
All’incontro di presentazione dell’evento è intervenuto il sindaco Giovanni Resteghini, che ha detto: «è per noi importante la valorizzazione di Villa Cicogna-Mozzoni. Va in tale direzione l’intervento che stiamo attuando nelle vie del centro storico attorno al complesso per dargli una degna cornice. è in corso il rifacimento dei sottoservizi e stiamo sostituendo l’asfalto con il pavé di cubetti in pietra di Luserna, un materiale in uso da secoli proveniente dalla Val Pellice in Piemonte, e con lastricato in granito».
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