SALUTE E SICUREZZA
Violenze in ospedale, dalla Regione 3 milioni per le telecamere
Durante un convegno a palazzo Pirelli l’assessore alla Sicurezza, Romano La Russa, ha annunciato fondi per la videosorveglianza

L’ultimo episodio di violenza in corsia è avvenuto all’ospedale di Legnano non più tardi di martedì scorso. Protagonista un uomo di Nerviano di 28 anni. Si trovava nel nosocomio legnanese per una visita radiologica, trasportato in ambulanza, ma all’improvviso ha litigato con alcuni sanitari e poi ha preso a calci e pugni due infermieri e una guardia giurata. È stato arrestato. Un fenomeno, quello delle violenze agli operatori sanitari, di stretta attualità e al centro, oggi pomeriggio - venerdì 17 gennaio - a Milano, di un convegno svoltosi a palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale, organizzato da Onsip (Organismo nazionale professionisti sicurezza & privacy) in collaborazione con il sindacato Ugl Salute.
I NUMERI
Se Paolo Capone, segretario generale Ugl, ha parlato senza mezzi termini «di bollettino di guerra», i numeri lombardi, per quanto contrastanti, descrivono un fenomeno in preoccupante ascesa. Il presidente del Consiglio regionale lombardo Federico Romani ha dichiarato che nel 2023 si sono contate circa 5 mila aggressioni a medici e infermieri, con un incremento del 25% in un solo anno. Un terzo delle aggressioni è avvenuto all’interno dei Pronto soccorso. Meno drammatici i numeri diffusi dall’assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso: «Le nostre Asst hanno registrato nel 2022 727 episodi di violenza contro i nostri operatori sanitari, ma solo il 6% sono poi sfociate in denunce presso la Procura della Repubblica. Nel 2023 le violenze registrate sono state 1278, delle quali solo il 4% denunciate. Un pessimo messaggio, quello delle mancate denunce, che dopo le nostre sollecitazioni speriamo non si ripeta più». L’assessore Bertolaso ha posto l’accento sull’opera di prevenzione: «Va letta in quest’ottica la presenza delle forze di polizia con le proprie postazioni nei principali ospedali regionali. Due anni fa le postazioni erano solo il 15%, mentre nel 2024 sono diventata il 50%. Contiamo entro fine 2025 di arrivare al 100% di postazioni con personale delle forze dell’ordine. Una presenza che costituisce un importante deterrente alle violenze contro il personale in trincea dei pronti soccorsi». Gli eroi del Covid non meritano questo.
FONDI PER LE TELECAMERE
Infine, l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa ha detto che, grazie al governo nazionale, «Regione Lombardia stanzierà oltre 3 milioni di euro per dotare gli ospedali lombardi di telecamere di videosorveglianza».
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