IL CASO
Voli umanitari da Malpensa a Tel Aviv: Neos denuncia i sindacati
Un comunicato Filt e Uil scatena la polemica

Tensioni nella Striscia di Gaza, ripercussioni in ambito aeroportuale: nei giorni scorsi, attraverso l’avvocato Ermanno Talamone, la Neos ha denunciato i sindacati Filt Cgil e Uil Trasporti per diffamazione. Al centro della querela c’è un comunicato del 13 ottobre indirizzato al ministero degli Esteri e pubblicato sui social in cui le segreterie nazionali delle sigle criticavano il volo umanitario verso Israele: «Operare voli in un teatro di guerra non è un compito che possa essere affidato ai civili. Non deve essere considerato casuale il fatto che la quasi totalità di compagnie aeree occidentali abbiano deciso di sospendere i voli», aggiungendo «rimanere indifferenti rispetto alla situazione di pericolo e di insicurezza si traduce in un’irresponsabile e sciagurata violazione dei principi di diritto».
L’amministratore unico di Neos Carlo Stradiotti ora si rivolge all’autorità giudiziaria perché, oltre alla nota stampa, Uil Trasporti avrebbe postato immagini allusive di un comportamento spregiudicato. Una su tutte? Il fotomontaggio di un aereo del vettore nei cieli israeliani durante un attacco missilistico (notizia falsa) «Neos è referente da anni della Farnesina, avendo svolto un ruolo di incisiva supplenza anche durante la pandemia, recuperando gli italiani dispersi nel mondo», fa notare l’avvocato Talamone nella denuncia.
«Le operazioni di volo su Tel Aviv sono state preventivamente pianificate nel rispetto della normativa, con il pieno contraddittorio dell’unità di crisi della Farnesina».
Sul volo del 14 ottobre Neos imbarcò ben 194 italiani, tra i quali nove bambini sotto i due anni di età. Ita Airways, compagnia del ministero del Tesoro «non è stata in grado di assicurare i ponti aerei tra Israele e l’Italia. La notizia, apparsa sul Fatto Quotidiano, ha messo in evidenza come il vettore pubblico abbia giustificato la propria indisponibilità per l’assenza delle opportune autorizzazioni», si legge nella denuncia. L’attacco dei sindacati, a parere della compagnia che ha base a Malpensa, è denigratorio e getta discredito, anche perché «l’unico organismo deputato a valutare le condizioni di sicurezza di volo per lo Stato italiano è Enac. Ed Enac non ha posto alcun limite o condizione ai vettori nazionali ai voli da o per Israele. In ragione del rifiuto di Ita, la Farnesina e il ministro Antonio Tajani hanno chiesto e ottenuto la disponibilità di Neos spa allo svolgimento di voli umanitari a un prezzo calmierato».
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