Ferrari
Ferrari debutta a Piazza Affari, Marchionne: una nuova partenza
La Rossa chiude a 43,67 euro, Fca (senza Maranello) a 8,15 euro
Milano, 4 gen. (askanews) - A Piazza Affari va in scena la "prima" della Ferrari dopo la separazione da Fca. Con il tradizionale suono della campanella questa mattina alle 9 il Cavallino Rampante ha fatto il suo esordio sulla Borsa di Milano dopo lo sbarco a Wall Street lo scorso ottobre, operazione che sancisce in modo formale l'indipendenza da Fiat-Chrsyler. Da oggi la casa di Maranello non farà più parte di Fca e sarà controllata direttamente dalla Exor della famiglia Agnelli. L'80% di Ferrari sarà assegnato ai soci Fca secondo un rapporto di concambio di 1 a 10.
Una Piazza Affari blindata e tinta di rosso - con l'intera gamma dei modelli della Rossa esposta davanti a Palazzo Mezzanotte e diverse pattuglie delle forze dell'ordine a presidiare gli accessi - ha accolto il debutto della Rossa alla Borsa di Milano. Presente alla cerimonia anche il premier Matteo Renzi: "Credo che la quotazione sia una straordinaria occasione per gli investitori, un momento nel quale l'Italia debba smettere di giocare con gli alibi - ha dichiarato dal palco dell'ex salone delle grida di Borsa - L'Italia finalmente c'è e c'è in modo molto forte. Per anni abbiamo avuto paura, ma se ci mettiamo a correre siamo i più bravi del mondo".
"È un nuovo traguardo e una nuova partenza": questo il messaggio che Sergio Marchionne, presidente del Cavallino e Ad di Fca, ha lasciato sul libro della cerimonia. "Con la quotazione si potrebbe pensare che si è chiuso un percorso, la verità è che si apre un altro importante capitolo della storia della Ferrari", ha dichiarato Marchionne, garantendo che il dna italiano rimarrà uno dei valori fondamentali della società ("non è pensabile una Ferrari creata e prodotta fuori da Maranello") e chiarendo che "l'unico vero obiettivo è riportare il titolo mondiale" a casa.
Il pay out, ha assicurato, sarà "piuttosto elevato".
Ora l'attenzione è tutta alla valutazione delle due società per
capire se la capitalizzazione complessiva di Fca e Ferrari, che
viaggiano ormai separate, sarà superiore a quando il Cavallino
era parte del gruppo. Anche se, come ha sottolineato lo stesso
Marchionne, è troppo presto per trarre delle conclusioni. "La
chiusura del mercato di oggi non credo sia indice di niente, ci
vorrà tempo per capirlo", ha detto.
La giornata odierna, poi, è stata caratterizzata da pesanti
vendite su tutti i listini. Il titolo Ferrari ha chiuso a 43,67
euro, in linea con il prezzo di riferimento indicato da Borsa
Italiana (43,44 euro). Fca, per cui oggi è il primo giorno di
contrattazione senza la Rossa nella pancia, ha perso invece il
4,85% a 8,15 euro (8,565 il prezzo di riferimento), al centro
della forchetta 7-9 euro immaginata alla vigilia. Nell'ultimo
giorno di negoziazione lo scorso 30 dicembre il vecchio titolo
Fca aveva chiuso a 12,92 euro, pari a una capitalizzazione di
circa 16,6 miliardi.
Sul palco di Palazzo Mezzanotte oggi la protagonista era la
Ferrari ma sotto osservazione in realtà è Fca che ora ha davanti
mesi decisivi per il suo futuro. Gli sforzi, ha spiegato
Marchionne, saranno tutti rivolti per raggiungere gli obiettivi
al 2018 previsti dal piano per presentarsi con maggior
credibilità e più forza al tavolo delle alleanze.
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