COMMERCIO
Gallarate, sconto al dehors
Giunta Cassani pronta a rinnovare la riduzione della tassa
Le multe per le catenelle bianche e rosse che mancavano attorno ai tavolini dei locali del centro non le ha ancora scordate nessuno. Eppure, per andare incontro a baristi e ristoratori, in questi giorni a Palazzo Borghi la giunta di Andrea Cassani sta ragionando sull’opportunità di mantenere anche per il 2024 gli sconti introdotti dopo la pandemia per gli esercizi che per sopravvivere al distanziamento sociale si sono allargati all’esterno con dehors e appendici varie.
IL RINNOVO
Vuoi le temperature miti di questi giorni, vuoi il tempo a disposizione per via delle vacanze, in città sono ancora tanti i locali che hanno esposti all’esterno tavoli e sedie per i clienti meno freddolosi. E in municipio c’è «l’intenzione concreta» di valutare il rinnovo degli sconti. Sconti che complessivamente valgono circa 150mila euro. Ancora non si tratta di una certezza, ma i ragionamenti sono comunque in corso e forse sono qualcosa più: il bilancio appena confezionato dall’assessore Corrado Canziani conferma anche per il 2024 una stima degli incassi per dehors e occupazione del suolo pubblico di 300mila euro. Contro i 450mila del prepandemia. La decisione definitiva dovrà comunque essere presa nel giro di poche settimane, visto che a fine gennaio partirà la fatturazione.
IL RADDOPPIO
La regola del raddoppio gratis. Così dopo l’anno nero del Covid il Comune aveva cercato di andare incontro agli esercenti: in pratica è stato consentito il raddoppio della metratura esterna senza aumento della spesa. La misura è stata confermata anche lo scorso anno e aveva premiato pure chi non aveva potuto allargarsi e chi dopo la pandemia aveva scelto per la prima volta di esporre i tavoli esterni, garantendo in questo caso un’esenzione del 50 per cento rispetto a quanto si sarebbe pagato nel 2019. Ed è questa impostazione che oggi la giunta sta valutando.
L’INGOMBRO
Fin qui il lato puramente economico della questione dehors. È un discorso a parte invece il ragionamento relativo all’ingombro e all’utilizzo di porzioni di marciapiede e parcheggi cominciato dopo il lockdown. Delle autorizzazioni rilasciate durante il triennio 2020-2022, soltanto 3 riguardano stalli con le strisce blu, mentre 10 toccano aree di sosta non a pagamento. Sono 33 infine le situazioni che hanno interessato i marciapiedi. Su questo, però, non tocca soltanto all’amministrazione comunale dettare la linea. A fine 2022 infatti il Comune era pronto a rivedere i criteri per riportare gradualmente le postazioni esterne dei locali a dimensioni proporzionate, ma il decreto Milleproroghe del Governo aveva disposto il prolungamento della situazione autorizzativa introdotta dal Covid. Ora a Palazzo Borghi si attendono indicazioni dall’alto alle quali attenersi, ma le recenti multe per le catenelle sono comunque un segnale che ha ricordato – a suon di verbali – che bisogna tenere conto delle esigenze di tutti: commercianti, clienti, pedoni e automobilisti. Della serie: sostegno sì, dehors a fisarmonica no.
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