Cultura
Lettera Colombo su scoperta America ritrovata in Congresso Usa
Fu donata da un privato che l'aveva comprata a un'asta
Roma, 18 mag. (askanews) - Dopo ventidue anni dalla sua sottrazione alla Biblioteca Riccardiana di Firenze la lettera di Cristoforo Colombo, datata 1493,nella quale il navigatore genovese annuncia ai reali di Spagna la scoperta dell'America è stata ritrovata nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Un lungo e ancora misterioso percorso del prezioso documento che dovrebbe ora essere restituito all'Italia, ripecorrendo in senso contrario il viaggio compito oltre ciqnuecento anni fa dall'esploratore italiano.
La Biblioteca del Congresso di Washington - a quanto precisato nel corso di una conferenza stampa cui ha partecipato anche l'ambasciatore Usa a Roma John R. Phillips - non ha comprato la lettera di Colombo, bensì l'ha ricevuta attraverso la donazione di un privato. Il prezioso documento era stato venduto all'asta negli Usa nel 1992 e acquistato da un privato. In Italia l'indagine si e' aperta nel 2012, dopo la denuncia di furto della Biblioteca Nazionale di Roma.
Anche dalla Biblioteca romana, si è scoperto, è stata infatti trafugata una seconda copia della lettera e sostituita da una sofisticatissima riproduzione.
Il ritorno del prezioso documento in Italia, hanno sottolineato
il ministro della Cultura Dario Franceschini e l'ambasciatore
Usa in Italia John R. Phillips, è "un fatto simbolico che segna
l'amicizia e la totale collaborazione che c'e' tra i Paesi".
L'attività investigativa, caratterizzata da un profilo internazionale, è frutto della straordinaria conoscenza dei meccanismi illeciti nel traffico di beni librari acquisita negli anni dai carabinieri del Tpc, nonché della rielaborazione ed analisi di molteplici dati investigativi emersi in numerose indagini, ultima delle quali quella tesa ad individuare i traffici illeciti esteri di Massimo Marino De Caro l'ex direttore infedele responsabile dello scempio della Biblioteca dei Girolamini di Napoli. Proprio a De Caro - come confermato dal Comandante dei carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, generale Mariano Mossa, è riconducibile anche questo filone di attività investigativa che è tuttora in corso in collaborazione con le autorità americane.
(segue)
© Riproduzione Riservata