COMMERCIO IN CRISI
Negozi varesini all’angolo
Preoccupazione all’assemblea Ascom. La proposta: «Fate pagare anche i parcheggi dei centri commerciali»
«Aumentano i parcheggi e dipingono di blu la stragrande maggioranza delle strisce in città? Allora, per evitare una concorrenza sleale nei confronti dei negozi del centro e delle zone limitrofe, bisogna rendere a pagamento anche i posteggi a uso pubblico dei centri commerciali in periferia». La proposta è stata avanzata durante l’assemblea generale dei soci Confcommercio Ascom Varese. A descriverla, con un tono realistico e tutt’altro che provocatorio, come nel suo stile, è stato Marco Parravicini, fiduciario di Ascom nel capoluogo, che ha sottolineato di averla suggerita al sindaco Davide Galimberti e all’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin: «L’ultimo contraccolpo – ha detto Parravicini – lo abbiamo subìto con l’apertura del mega centro di Arese, che ha tolto il 30% di affari nelle aree del sud della provincia e dell’altomilanese, ma la cui influenza si è sentita anche a Varese. E un altro segnale giunge dal centro storico. Prima c’era la fila per entrare negli spazi di piazza Monte Grappa e corso Matteotti, poi ai negozi storici si sono sostituiti i franchising. Ora nemmeno questi ultimi rischiano l’investimento e molti locali restano sfitti per mesi. Il segnale è preoccupante per tutta l’economia della città, perché toglie ricchezza a diversi comparti, dall’immobiliare al commercio».
La serata, a cui hanno partecipato tutti i rappresentanti delle categorie di Ascom, è vissuta soprattutto attorno alla relazione del presidente Giorgio Angelucci, che ha ripreso la questione della grande distribuzione: «Nella nostra provincia purtroppo – ha affermato – ha assunto proporzioni superiori alla media. Varese si colloca al secondo posto in Lombardia nel rapporto fra superficie di vendita e numero di abitanti, mentre l’incidenza del commercio di vicinato si posiziona soltanto al nono posto a livello regionale».
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