CORTE D’ASSISE
Processo Fabozzi: la lettera e l’alta tensione
In aula l’ex presidente dell’associazione di cui Domenichini era socio: a lui l’imputato ha inviato uno scritto. Il figlio della vittima tenta di scagliarsi verosimilmente contro un testimone: allontanato
«Mi spiace per quello che è successo con Carmela Fabozzi, non doveva accadere. Non ero andato lì per truffa o furto». Così scrisse Sergio Domenichini in una lettera inviata dal carcere a Savino Famiglietti, ex presidente di Anteas, ascoltato oggi, mercoledì 29 novembre, in Corte d'assise a Varese nel processo per il delitto di Malnate. Lettera in cui, di fatto, l’imputato ammette di essere stato a casa della vittima il giorno del delitto. «Domenichini era un nostro socio, gli avevamo assegnato una Dacia per i trasporti. Era sempre disponibilissimo, si prestava anche a fare i viaggi più lontani. Non ci sono mai state contestazioni né lamentele da parte di nessuno. Anzi, era considerato un esempio all'interno dell'associazione». Ha continuato Famiglietti, ex presidente Anteas, associazione che effettua il servizio di trasporto anziani e malati e di cui faceva parte anche l'uomo alla sbarra per l'omicidio di Carmela Fabozzi. «La signora invece non era nostra socia», ha proseguito.
IL PROCESSO
Continua, dunque, il processo per l'omicidio della pensionata di Malnate uccisa nella sua casa di via Sanvito il 22 luglio 2022 con nove colpi alla testa. Delitto di cui è accusato Sergio Domenichini, 67 anni, arrestato dai carabinieri circa un mese dopo i fatti, al ritorno da una vacanza a Lignano Sabbiadoro. L'uomo - che conosceva la vittima perché ogni tanto la accompagnava in auto, a pagamento, dal medico o dal parrucchiere - deve rispondere di omicidio volontario a scopo di rapina, con le aggravanti dei motivi abbietti e futili, della crudeltà e della minorata difesa.
MOMENTI DI TENSIONE
Ancora attimi di tensione fuori dall'aula: il figlio della vittima, Angelo Casoli, è uscito correndo cercando di scagliarsi verosimilmente contro un testimone, Antonio Crisafulli, già condannato per favoreggiamento nell'ambito della stessa vicenda. È stato placcato da diversi carabinieri. Poi, in stato di agitazione, è stato accompagnato fuori. Il presidente Cesare Tacconi ha disposto l'allontanamento dall'aula del figlio di Carmela Fabozzi.
Oggi era previsto anche l'esame dell'imputato, ma Domenichini ha scelto di non rendere interrogatorio. È probabile che faccia spontanee dichiarazioni in una delle prossime udienze.
© Riproduzione Riservata