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Pd, Renzi a rush finale congresso con una campagna più sobria
I suoi: "Basta sovraesposizione". Timori per affluenza alle primarie
Roma, 30 mar. (askanews) - Basta con la "sovraesposizione", niente più "quattro comizi uguali al giorno", serve una "riappacificazione con il Paese". Matteo Renzi prepara il rush finale al congresso Pd, la corsa di trenta giorni che porterà alle primarie del 30 aprile, e oggi pomeriggio si è riunito il coordinamento della sua mozione, sotto la regia di Lorenzo Guerini e di Matteo Richetti, proprio per fare il punto della situazione. Si è discusso delle liste da presentare per le primarie (punto non secondario, perché determineranno la composizione dell'assemblea nazionale, il parlamentino del partito) e delle strategie per gestire la campagna in vista delle primarie. La lezione del referendum non è stata dimenticata, stando ai racconti della riunione, questa volta non si avrà un Renzi onnipresente su tutti i media e impegnato in "quattro comizi fotocopia al giorno".
Certo, spiega il portavoce della mozione, Richetti, "non è che nasconderemo Renzi. Ma faremo una campagna diversa". Sul modello della giornata trascorsa sabato scorso a Modena: incontri con gli imprenditori, ma anche con "le associazioni per la lotta alle ludopatie" e con gli studenti universitari. Un Renzi che ascolta e non si limita a raccontare i 'mille giorni' di governo, perché "dobbiamo arrivare a una riappacificazione con il Paese".
Una linea che, però, confligge un po con uno dei timori che sta serpeggiando, quello per l'affluenza alle primarie del 30 aprile. La scissione, la sconfitta al referendum, la fine del governo, certo non creano un clima di mobilitazione e ora c'è anche il timore che un successo troppo netto nei circoli possa demotivare chi negli anni passati si è recato ai gazebo. Certo, nessuno è dispiaciuto per i risultati fin qui arrivati dai circoli, molto superiori alle aspettative. "E' la reazione di chi è cresciuto nella 'ditta' - dice ancora Richetti - e continua a ragionare come gli ha insegnato Bersani... Anche se Bersani ora la 'ditta' l'ha lasciata. Di fronte ad un attacco al segretario, ci si compatta intorno al segretario". "Anche una parte dei vecchi militanti - aggiunge un deputato del Giglio magico - difende Matteo dagli attacchi dei 5s e della destra perché sono stufi della guerriglia interna che Bersani & co hanno fatto per tre anni".
La maggior parte dei congressi di circolo si terrà questo fine settimana e anche nello stato maggiore renziano danno per scontata una correzione delle percentuali: "Emiliano supererà il 5%", assicurano. Previsione facile, perché come sottolinano proprio gli uomini del presidente della Puglia, "mancano molti congressi del Sud, dove lui è più forte". E' anche una speranza dei renziani, perché Emiliano col suo carattere focoso può appunto contribuire ad accendere la competizione in vista della primarie. L'obiettivo è di arrivare il più vicino possibile ai 2 milioni di votanti.
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