Mafia
Polemiche a Catania per manifesti battesimo bimbo "cosa nostra"
Iorio (Pd): sono indegni, non bisgona strumentalizzare i minori
Roma, 19 set. (askanews) - A Catania questa notte sono stati affissi dei manifesti 6x3 m per annunciare la festa di battesimo di un bimbo, Antonio Felice Rapisarda, in programma domani nel capoluogo etneo. Sui mega cartolloni, oltre all'elenco dei numerosi ospiti canori, è stato scritto "questa creatura meravigliosa è cosa nostra, per la gioia di papà Francesco e mamma Alice". Subito è scoppiata la polemica sul contenuto di queste affissioni sparse un po' su tutto il territorio catanese. Il questore di Catania, Marcello Cardona, ha annunciato la rimozione dei manifesti.
"I manifesti comparsi a Catania e dintorni che ritraggono un bambino con la coppola e la scritta 'Questa creatura meravigliosa è...cosa nostra!' per annunciare il battesimo del minore rappresentano un'operazione di strumentalizzazione indegna che va condannata con fermezza". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori.
"Con quei cartelloni si tenta di associare e assimilare la figura innocente di un bambino ai valori, disdicevoli, della mafia: non possiamo accettare che un simile gesto possa passare sotto silenzio e per questo mi auguro che si possa arrivare quanto prima a individuare chi ha permesso che ciò potesse accadere", aggiunge Iori.
"Macchiare la vita innocente di un bambino con quella scritta equivale a marchiare, in modo negativo, la sua dignità e il suo futuro: il messaggio culturale che si nasconde dietro le parole 'cosa nostra' fa rabbrividire", sottolinea la deputata del Pd. "Quella contro la mafia è anche e soprattutto una lotta che va condotta a livello culturale: la denuncia non deve placarsi mai", prosegue.
"L'educazione alla legalità è lo strumento che dobbiamo mettere in campo in modo convinto se vogliamo dare ai nostri giovani la possibilità di fronteggiare chi vuole imporre un modello culturale fuorviante e criminale", conclude la responsabile nazionale del Pd per l'infanzia e l'adolescenza.
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