IL FUNERALE
Smighi, l'appello di mamma Donatella
"Ragazzi, non correte in macchina". In centinaia per l'ultimo saluto a Michael Sassi
Smighi come Sic. Una vitalità dirompente e una morte assurda sulla strada. L'abbazia di San Donato scoppia di parenti e amici in un pomeriggio grigio, per il funerale di Michael Sassi, il ventiduenne che sabato scorso ha perso la vita in un incidente d'auto insieme all'amico Alessandro Solbiati. Il prevosto di Sesto, don Luigi Feré, ricorda il giovane Michael, detto Smighi, e nelle sue parole spunta il paragone con Marco Simoncelli: "Il vescovo di Rimini dopo la morte di Sic volle rispondere a chi chiedeva dove fosse Dio, nel momento in cui un ragazzo moriva. Ebbene, il Signore era proprio lì, vicino a Michael, Alessandro, Sic, per impedire che le vite di quei giovani finissero nel nulla". Don Feré parla ai parenti in lacrime, alla mamma Donatella, al papà Ermanno, alla compagna Marika, alla sorella Kelly. Chiusa in mezzo a loro, tra rose bianche e gialle, c'è la bara di legno chiaro dove riposa il corpo di Michael. Due gigantografie del ragazzo sono disposte tra i cuscini di fiori e guardano verso la folla. La prima è vicino all'altare e lo ritrae in una posa sportiva, la seconda è attaccata al feretro ed è un primo piano in cui Smighi ha un’espressione stupita e quasi beffarda, con i begli occhi scuri che brillano di vitalità. La morte sembra non avere nulla a che fare con quell'immagine allegra, e neppure con le decine, centinaia di ragazzi e ragazze presenti alla cerimonia funebre. La cerimonia funebre si conclude con le parole pronunciate dalla mamma Donatella. E sono proprio queste ultime che smuovono anche i visi più impenetrabili dei ragazzi, facendo abbassare il capo a molti: "Ho provato la gioia di sentire il tuo primo pianto, quando sei nato. Da allora mi hai dato 22 anni di amore. A tutti i tuoi amici presenti, che ti ricorderanno con tanto affetto, voglio dire una cosa: non correte in macchina, ragazzi, andate piano". Poi, all'uscita della bara dalla chiesa, una canzone di Vasco Rossi mentre decine di palloncini bianchi sono liberati verso il cielo con la scritta T.V.B.
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