Lombardia
Tangenti sanità, gip: Mantovani non può tornare libero
Bocciata la richiesta di revoca degli arresti domiciliari
Milano, 7 gen. (askanews) - Mario Mantovani non può essere rimesso in libertà. Lo ha stabilito il gip di Milano, Stefania Pepe, che ha respinto l'istanza di revoca degli arresti domiciliari presentata dall'avvocato Roberto Lassini, difensore dell'ex vicepresidente della Regione Lombardia arrestato il 13 ottobre scorso con le accuse di corruzione, concussione e turbativa d'asta e messo a domiciliari il 13 novembre dopo aver trascorso un mese nel carcere milanese di San Vittore.
La richiesta di revoca della misura cautelare era stata depositata dall'avvocato Lassini prima di Natale. Il pm Giovanni Polizzi, titolare di questo nuovo filone di inchiesta su un presunto giro di tangenti nella sanità lombarda, aveva espresso parere negativo: secondo il magistrato, anche se si è autosospeso dall'incarico di vicepresidente della giunta regionale, Mantovani resta comunque un "politico influente" a livello lombardo e può contare su una "fitta rete di rapporti" soprattutto nel territorio dell'Arconatese. Tesi accolta nei giorni scorsi dal gip Pepe che ha deciso: Mantovani deve restare ai domiciliari.
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